SENIGALLIA - Sequestrato il 18 Nodi sul lungomare Da Vinci al Ciarnin, nuova vittima del ballo spontaneo. La polizia ha infatti contestato la presenza di gente intenta a ballare...
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Già dai primi controlli sono emerse delle anomalie tra le autorizzazioni rilasciate e quanto in realtà si verificava. In particolare gli agenti avevano accertato che, nonostante il titolo consentisse la presenza di 200 persone, in un’area definita, in realtà all’interno dello stabilimento erano presenti diverse centinaia di persone, certamente superiori alle 200 prescritte, che prendevano parte al pubblico spettacolo, ballando ed occupando anche le altre aree del locale.
Di fatto, contrariamente a quanto previsto, il pubblico spettacolo si svolgeva nell’intera area a disposizione dello stabilimento e non solo in quella delimitata per il ballo. La polizia ha quindi informato la Procura che, di seguito, ha ottenuto dal gip del Tribunale di Ancona un decreto di sequestro preventivo a carico dei titolari dello stabilimento balneare, indagati per il reato di apertura abusiva di locali di pubblico spettacolo. Gli agenti del Commissariato venerdì hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro, applicando i sigilli allo stabilimento, al quale è stata consentita la facoltà d’uso limitatamente alla possibilità di fare accedere non più di 200 persone all’interno di tutta l’area in uso ai titolari dello stabilimento.
«Sono molto amareggiato – replica Michel Lucarelli, titolare insieme al fratello – ho sempre rispettato tutte le regole, con le installazioni previste dalla normativa di sicurezza antincendio. Mi sono mosso sempre dentro la legge. Ho predisposto cinque uscite di sicurezza invece di tre, cinque buttafuori, tutto autorizzato dal Comune». Come accaduto ad altri suoi colleghi, anche lui ha dovuto fare i conti con il ballo spontaneo. «Nell’area adibita al ballo non sono mai state superate le 200 persone – spiega – con i braccialetti i buttafuori le hanno sempre contate, come ha potuto constatare la polizia. E’ normale che fuori ci fossero altre persone al bar o intorno. Lo stabilimento può ospitare 800-1000 persone anche se solo 200 potevano ballare nell’area adibita, al di fuori della quale non è stato permesso di ballare e i controlli sono stati rigorosi. Respingo tutte le accuse che mi sono state rivolte. Farò ricorso». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico