Telefonate, messaggi e pedinamenti Il gip: «Deve stare alla larga dalla ex»

Telefonate, messaggi e pedinamenti Il gip: «Deve stare alla larga dalla ex»
JESI  - Telefonate nel cuore della notte, decine di messaggi inviati ogni giorno e pedinamenti per cercare di attirare la sua attenzione con la speranza di poter tornare...

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JESI  - Telefonate nel cuore della notte, decine di messaggi inviati ogni giorno e pedinamenti per cercare di attirare la sua attenzione con la speranza di poter tornare insieme. In realtà, un 35enne jesino, invece di riallacciare la relazione con la sua ex compagna, ha ottenuto il risultato contrario: una denuncia per stalking. La vittima, una falconarese di 25 anni, ha raccontato delle persecuzioni subite ai carabinieri della stazione di Collemarino, facendo scattare subito le procedure del “Codice Rosso”, la legge nata recentemente per tutelare le vittime di violenza domestica e di genere. In poco tempo, lo stalker denunciato dalla donna è stato fermato.


 

Nei giorni scorsi, i militari guidati dal comandante Giuseppe Colasanto hanno recapitato allo jesino la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. Non solo dovrà stare alla larga dall’ex compagna, ma gli è stato anche proibito di comunicare con lei. A firmare il provvedimento in tempi rapidi, su richiesta della procura, è stato il gip Carlo Cimini. Stando a quanto raccontato dalla falconarese, gli atti persecutori sarebbero iniziati a fine estate, poco dopo la decisione di lei di troncare la relazione nata appena un anno prima con l’indagato. Il 35enne non si sarebbe rassegnato alla scelta della donna, tentando il tutto per tutto di riconquistarla. A un certo punto, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe però varcato i confini del lecito, iniziando a mettere in pratica tutti i comportamenti tipici dello stalker.

E dunque, come riportato dalla donna, lo jesino le avrebbe reso la vita impossibile, seguendola fisicamente e tampinandola attraverso i social e il cellulare. I carabinieri di Collemarino hanno ricostruito raffiche di chiamate, messaggi (anche nel cuore della notte) e pedinamenti in auto. Non ci sarebbero state minacce di morte o insulti, solo l’effetto di un tamburo costante che avrebbe impedito alla donna di vivere serenamente. I tallonamenti sarebbero avvenuti soprattutto tra casa della 25enne, a Falconara, e Ancona, città da lei frequentata. 

A settembre, c’è stata la decisione della parte lesa di rivolgersi agli investigatori, dopo aver provato in tutti i modi, ma invano, di far capire all’ex che di tornare insieme proprio non ne voleva sapere. Davanti all’ipotesi accusatoria di stalking sono state attivate tutte le procedure previste dalla nuova legge del “Codice Rosso” che, tra le altre cose, velocizza in una fase preliminare la trasmissione degli atti in procura da parte delle forze dell’ordine e l’eventuale richiesta di una misura restrittiva per l’indagato. Nel caso del 35enne, il giudice ha ritenuto opportuno firmare l’ordinanza che vieta all’uomo di avvicinarsi e avere contanti con l’ex compagna. Nel caso dovesse trasgredire, potrebbe aggravarsi il tenore del provvedimento.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico