Perde la testa per la panettiera Arrestato per violenza sessuale

Perde la testa per la panettiera Arrestato per violenza sessuale
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CASTELFIDARDO - Studente modello di 25 anni si trova in carcere con l'accusa di tentata violenza sessuale e violenza privata ai danni di una ragazza di 20 anni. Indagano i carabinieri della Compagnia di Osimo che venerdì sera hanno proceduto all'arresto. L'udienza di convalida è prevista per domani mattina. L'episodio, che dovrebbe essere stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, si è consumato all'interno del panificio dove la giovane lavora. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, al vaglio del Pm Irene Bilotta incaricata di seguire il caso, il 25enne avrebbe tentato un approccio fisico con la ragazza di cui si era invaghito.




Ad aggravare la situazione, la circostanza che all'atto della perquisizione personale lo studente sia stato trovato in possesso di un coltello di tipo proibito. Incensurato, di buona famiglia e con ottimi voti all'Università di Macerata, il giovane avrebbe agito in preda ad un raptus amoroso, ossessionato da quella ragazza che conosceva da qualche mese e con cui aveva cercato invano di costruire un rapporto che andasse oltre la semplice amicizia. Un amore non corrisposto e sfociato nel peggiore dei modi, dopo mesi di corteggiamento e assidue visite in negozio. Fino a quel momento, però, non c'erano stati segnali tali da far presagire un simile comportamento.



“Tu devi stare con me”, le avrebbe detto una volta entrato scostando la giacca dove teneva un pugnale simile a quello usato per la pesca subacquea. Questa, almeno, la versione dei fatti trapelata dal racconto della dipendente del panificio che terrorizzata è riuscita a sottrarsi alla stretta del ragazzo per chiedere aiuto. In lacrime ha telefonato ai titolari, che si trovavano in casa, i quali hanno subito avvisato i carabinieri. Nel punto vendita, situato lungo una delle vie principali e più frequentate della città, non erano presenti altre persone. Il giovane, che sarà interrogato domani dal magistrato, avrebbe tentato di abbracciarla e quindi di baciarla. E quando la dipendente lo ha respinto e si è avvicinata alla porta del negozio per scappare, le avrebbe impedito di uscire.



Per questo, oltre alla tentata violenza sessuale, che nell'attuale ordinamento giuridico ha sostituito la vecchia molestia sessuale, gli è stato contestato anche il reato di violenza privata derivante dalla costrizione fisica. Secondo gli inquirenti, non l'avrebbe però minacciata. Né verbalmente né con l'arma che i carabinieri gli hanno comunque rinvenuto addosso. Estesi i controlli all'abitazione familiare, i militari dell'Arma hanno posto sotto sequestro anche una carabina ad uso sportivo con alcuni colpi in canna che è risultata appartenere al 25enne. Occorrerà fare chiarezza, soprattutto sull'arma, non è escluso che la posizione dell'indagato possa essere alleggerita dalla derubricazione della violenza sessuale in violenza privata.



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