ANCONA - Gli hanno clonato il profilo Facebook e poi gli hanno chiesto soldi, minacciandolo di pubblicare immagini osé. In...
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In realtà si trattava di fotomontaggi e video contraffatti. Il fatto è stato denunciato alla Polizia postale dal dirigente di una società sportiva anconetana che ha sottovalutato i rischi connessi ai social network e ha accettato in modo incauto una richiesta d'amicizia apparentemente innocua.
“L'ho fatto perché con la nostra società abbiamo molti contatti e capita di imbattersi su internet in persone che non conosci”, spiega l'uomo, un giovane papà che preferisce rimanere anonimo. Ma poche ore dopo aver accettato l'amicizia, si è accorto che il suo profilo era stato clonato. E subito ha ricevuto una serie di messaggi, scritti in un italiano stentato, provenienti dalla Costa d'Avorio.
Un vero e proprio tentativo di estorsione. Alcune raccomandazioni arrivano dalla Polizia postale delle Marche. Tra le regole che è bene seguire, quella di non cedere all'estorsione e non pagare somme di alcun genere né in alcun modo e quella di "bannare" dal proprio gruppo il contatto da cui provengono le richieste e contestualmente cancellare il proprio profilo dal social network.
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