Sirolo, volontari da tutto il mondo per il progetto "Serre della solidarietà"

Il gruppo dei volontari in visita al Parco del Conero
SIROLO - Entusiasti del parco del Conero hanno assaporato ogni momento dell’ escursione organizzata dall’ Ente in collaborazione con Legambiente. Undici ragazzi e...

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SIROLO - Entusiasti del parco del Conero hanno assaporato ogni momento dell’ escursione organizzata dall’ Ente in collaborazione con Legambiente. Undici ragazzi e ragazze provenienti da varie parti del mondo (Repubblica Ceca, Russia, Olanda, Serbia, Spagna e Turchia) hanno fatto visita al Parco del Conero durante la loro esperienza di Campo di Volontariato Internazionale 2016 proposto dal Circolo di Legambiente di Porto Sant’Elpidio e dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Gruppo Comunale di Protezione Civile e con la struttura La Serra nell’ambito del progetto “Serre per la solidarietà".


I ragazzi sono arrivati nelle Marche pronti a lavorare come volontari, per l’attuazione di un progetto che prevede la predisposizione di spazi per colture, organizzati in base alla stagionalità e con la specifica dei nomi delle piante e del periodo della semina. “Legambiente organizza campi di questo tipo dal 1991, sia nazionali che internazionali - spiega Andrea Bagalini, direttore Legambiente Marche - e quest’anno, alla luce delle recenti vicende che stanno accadendo in tutto il mondo, esperienze di questo tipo assumono una valenza ancora più profonda come momenti che uniscono diverse realtà, rappresentate dai ragazzi di differenti nazionalità in un progetto di solidarietà comune che si fonda sulla volontà di lavorare insieme e di condividere un’esperienza personale oltre che di lavoro e di conoscenza del territorio ospitante”.

"Siamo felici di aver aperto le porte del Parco a questi ragazzi - commenta Lanfranco Giacchetti, Presidente Ente Parco del Conero - che sono andati alla scoperta delle sue caratteristiche naturalistiche uniche. L’amore per l’ ambiente è una lingua universale e in questo caso accomuna questi ragazzi provenienti da varie parti del mondo, sotto lo stesso tetto, quello della natura". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico