Sirolo, sostanza cancerogena nelle aule: sotto sequestro la scuola sostenibile inaugurata l'anno scorso

Sirolo, sostanza cancerogena nelle aule: sotto sequestro la scuola sostenibile inaugurata l'anno scorso
SIROLO - La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro penale della scuola “Il Gabbiano”, già fatta chiudere dal Comune di Sirolo il 17 ottobre in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SIROLO - La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro penale della scuola “Il Gabbiano”, già fatta chiudere dal Comune di Sirolo il 17 ottobre in seguito al rinvenimento in una delle sue aule di una concentrazione di formaldeide, sostanza potenzialmente cancerogena, in valore doppio del limite consentito.


Falconara, una puzza irrespirabile sale dalle fogne: tracce di anidride solforosa. I residenti denunciano

Sirolo, riapre il vecchio asilo “Il Gabbiano”: sigilli nel nuovo


E’ una nuova accelerazione alla vicenda di questo plesso scolastico, nuovo di zecca e costruito in legno secondo le più avanzate tecnologie, a prova di terremoto e con impianti hi-tech per ridurre l’impatto ambientale, inaugurato il 13 settembre dello scorso anno, che, da gioiello scolastico è diventato l’incubo di una sessantina di famiglie sirolesi, che temono che i propri figli siano stati a lungo in contatto con questa sostanza tossica. L’intervento della Procura, affidato alla stazione dei Carabinieri di Numana, con tanto di cartello affisso sul portone d’ingresso, era stato sollecitato dall’avvocato Marco Vitali, che difende un gruppo di famiglie. «Con questa iniziativa volevamo precludere la possibilità che venissero manipolate le condizioni all’interno della scuola e non alterarle in attesa di nuovi approfondite analisi, dopo quelle del 8 settembre che avevano certificato la presenza della formaldeide». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico