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ANCONA Le grida d’aiuto, avvertite distintamente da un gruppo di giovani che stavano percorrendo il sentiero e da alcuni bagnanti in spiaggia. Poi i soccorsi, imponenti, attivati alle 6,30 del mattino e andati avanti fino a sera. Si è mosso il mondo per rintracciare un presunto disperso sul monte Conero. Ma le ricerche, durate per l’intera domenica, sono state inutili.
Un falso allarme? Difficile dirlo. Di sicuro fino a ieri non sono arrivate segnalazioni di scomparsa alle forze dell’ordine. Ciò non toglie che nelle prossime ore le attività di ricerca riprenderanno, dal momento che più testimoni ieri mattina hanno udito le urla provenienti dal Passo del Lupo, l’impervio sentiero (interdetto) a picco sul mare che scende fino alla spiaggia delle Due Sorelle, particolarmente pericoloso per gli smottamenti della falesia.
Il piano provinciale
Benché del presunto disperso non si conosca nulla, nemmeno se sia un uomo o una donna, subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi.
Il mistero
Restano dunque un mistero quelle grida d’aiuto udite da bagnanti ed escursionisti che hanno fatto pensare ad una persona in difficoltà, infortunata, colta da un malore o precipitata in un dirupo. Ma il presunto disperso non si trova. Per le ricerche, che continueranno nella giornata di oggi, la Prefettura ha messo a disposizione anche due squadre di cani molecolari, a caccia di possibili indizi. Il fatto singolare è che denunce di scomparsa non sono arrivate. Al momento nessuno manca all’appello dagli alberghi della riviera. «Potrebbe trattarsi di un turista in vacanza dalle nostre parti - dice il sindaco Moschella -. I vigili del fuoco hanno allestito una postazione di coordinamento avanzata, sono state perlustrate anche le zone più impervie, a partire dal Belvedere sud, per poi allargarsi a cerchi concentrici». Sono state controllate anche tutte le auto parcheggiate sul monte Conero. Ma del disperso-fantasma, nessuna traccia.
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Corriere Adriatico