Addio a Giuseppe Misiti, sindaco d’acciaio: Riviera nel cuore, record di Bandiere Blu

Addio a Giuseppe Misiti, sindaco d’acciaio: Riviera nel cuore, record di Bandiere Blu
SIROLO - «Nella mia vita ho detto di sì solo due volte: a mia moglie, poi a Sirolo». Basterebbero queste parole per far capire quanto fosse smisurato...

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SIROLO - «Nella mia vita ho detto di sì solo due volte: a mia moglie, poi a Sirolo». Basterebbero queste parole per far capire quanto fosse smisurato l’amore di Giuseppe “Pino” Misiti per la sua Sirolo, perla incastonata sul Conero capace di diventare, sotto la sua guida, una meta turistica d’eccellenza. Così ambita e attrattiva da farle fare man bassa di Bandiere Blu consecutive. Ieri pomeriggio il velo del lutto si è posato sulla cittadina: Misiti si è spento nel letto della sua casa di via Don Minzoni. Aveva compiuto 92 anni il 21 febbraio. 

 
Nei giorni scorsi era stato ricoverato all’ospedale di Osimo per le conseguenze di una polmonite. Ma poi, guarito, era stato dimesso. Ieri la situazione è precipitata. In serata si è sparsa la notizia, gettando nel dolore i familiari e anche tutto il mondo politico. 


L’incontro


Quella di Misiti e Sirolo è stata una storia d’amore. Originario della Calabria, era arrivato sul Conero per il servizio militare. L’incontro negli anni Cinquanta con la sua Amabilia (morta nel 2015 a 86 anni) e la folgorazione per la cittadina gli hanno fatto mettere le radici laddove il mare, meraviglioso, si scontra con la roccia. Ha indossato per tre volte la fascia da sindaco. La prima legislatura: dal 1975 al 1980. Poi due di fila, dal 1999 al 2009, rappresentando sempre il pensiero delle civiche. Ci ha provato anche una quarta volta, alle amministrative del 2019, ma è stato sconfitto dall’attuale sindaco Filippo Moschella. Non c’è stata solo l’amministrazione locale nell’impegno di Misiti. È stato anche assessore (tra le deleghe, lo Sport, le Attività Economiche e il Turismo) e vice presidente della Provincia. Una carriera politica piena, sempre votata allo sviluppo non solo di Sirolo, ma di tutta la Riviera del Conero. Uno sviluppo, ci teneva a dirlo, sostenibile e a misura d’uomo, per nulla in contrasto con il patrimonio regalato dall’ambiente del Conero.
Misiti portò, tra l’altro, a chiudere nel 2005 l’impervio sentiero del Passo del Lupo, tuttora chiuso e, purtroppo, brama di escursionisti in barba alle norme di sicurezza. Famosa la sua battaglia, a suon di multe, contro i nudisti sulla spiaggia dei Sassi Neri, oasi della costa del Conero. Le sanzioni? Erano salatissime. Fino a un milione delle vecchie lire. 


«Mio padre - racconta Moreno, avvocato e sindaco per due legislature, dal 2009 al 2019 - era innamorato di Sirolo e ha dato tutto per i sirolesi. Ha fatto il massimo per lo sviluppo della comunità e della Riviera del Conero». Misiti senior è stato anche tra i fondatori della Croce Azzurra di Sirolo. «Dal punto di vista turistico - ancora il figlio Moreno - l’ha fatta decollare, predisponendo anche il primo piano regolatore moderno della cittadina». Oltre a Moreno lascia anche un altro figlio, Massimo, ex dirigente regionale ed ex segretario generale dell'Assemblea legislativa delle Marche. Da oggi alle 15 la salma sarà nella sala del commiato di Sirolo. Domani i funerali alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Nicola.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico