Scuola inagibile da 3 anni a Serra San Quirico: i genitori scrivono al prefetto

Scuola inagibile da 3 anni a Serra San Quirico: i genitori scrivono al prefetto
SERRA SAN QUIRICO  - Con l’uscita del calendario scolastico regionale, sale l’ansia dei genitori dei bambini della primaria dell’istituto Don Mauro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SERRA SAN QUIRICO  - Con l’uscita del calendario scolastico regionale, sale l’ansia dei genitori dei bambini della primaria dell’istituto Don Mauro Costantini che per il terzo anno consecutivo, rischiano di trascorrere l’anno scolastico in modo non idoneo. I genitori, esasperati, hanno scritto al prefetto Darco Pellos.

 

Una pec a nome di tutti i rappresentanti dei genitori della primaria. Il prefetto ha risposto, contattando il sindaco Tommaso Borri e chiedendo conto della situazione della scuola di Serra San Quirico. Nel giro di poco si è attivato uno scambio di pec tra il primo cittadino e l’ufficio tecnico per chiedere info sui lavori di adeguamento sismico dell’istituto, da fornire al prefetto: o tramite una relazione in videoconferenza o in un incontro che potrebbe svolgersi già domani.

Nessuna conferma né smentita però dal sindaco, che ha rifiutato ogni nostra domanda. «E’ ridicolo che a 20 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico non abbiamo certezza che i nostri figli andranno a scuola in via Capitini (la primaria da tre anni è smembrata tra il plesso di Borgo Stazione e un ex bar di via Capitini, ndr) e dobbiamo apprenderlo dall’albo pretorio del Comune. I locali di via Capitini non sono idonei: mancano le finestre, gli spazi verdi, c’è un solo bagno, le aule sono piccole. Doveva essere una soluzione temporanea, ma tre anni sono troppi – spiega la rappresentante dei genitori – ora basta. Abbiamo scritto al sindaco, alla dirigente scolastica e all’ingegnere responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’istituto. Ma niente».

I genitori si sono adoperati per trovare una soluzione alternativa che fosse idonea: «Abbiamo trovato una stanza grande, di proprietà del Comune, una ex scuola a Sasso. Una ditta, contattata per un preventivo, in 15 giorni si sarebbe impegnata a fare i lavori con una spesa inferiore ai 20.000 euro. Ma il sindaco ci ha chiuso la porta in faccia. Si stanno calpestando i diritti dei bambini».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico