Senigallia, altri problemi per in ospedale Chiuse per due giorni le sale operatorie

Senigallia, altri problemi per in ospedale Chiuse per due giorni le sale operatorie
SENIGALLIA - Chiuse per due giorni le sale operatorie per problemi con l’impianto di climatizzazione. Non un caso isolato perché già nei mesi scorsi il blocco...

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SENIGALLIA - Chiuse per due giorni le sale operatorie per problemi con l’impianto di climatizzazione. Non un caso isolato perché già nei mesi scorsi il blocco chirurgico era stato provvisoriamente chiuso. Non è che l’ultimo disservizio per l’ospedale cittadino di una lunga serie. Problemi rimessi in fila lo scorso pomeriggio in Comune dove ha partecipato un folto numero di persone. «In 5 anni di consiglio comunale e almeno 4 da cittadino ho sempre denunciato, a partire dal 2009, il depotenziamento dell’ospedale di Senigallia a favore di altri nosocomi – interviene Paolo Battisti, portavoce dell’Altra Senigallia con la Sinistra -, anche le eccellenze che dovrebbero rimanere a Senigallia rimangono sulla carta. È il caso della sala operatoria già chiusa a dicembre, chiusa di nuovo nel fine settimana. Ed è di ieri la notizia che l’aria condizionata, in questi locali fondamentali, non è a norma. Questa situazione crea nocumento agli operatori e ai pazienti e, potrebbe aiutare il proliferare di agenti patogeni. Siamo all’assurdo ormai». Intanto lunedì pomeriggio si è tenuta la commissione sanità in cui il direttore Marini ha annunciato la sospensione della determina che prevede la chiusura dell’Utic.


«Con una presenza straordinaria di almeno 150 persone e altrettante che sono rimaste fuori – prosegue Battisti -, Mangialardi si è limitato a dire che la colpa è nostra che facciamo terrorismo psicologico. Bevilacqua, senza affrontare e risolvere i problemi, si è limitato a snocciolare dati come fosse un ragioniere e non un dirigente che si deve occupare di esseri umani». Conclude Battisti. «Il silenzio politico di Volpini e Girolametti è imbarazzante. La salute non ha colore e non ha partito. Basta delegare a chi non ha cura dei nostri interessi». Tra i dati forniti dal direttore Bevilacqua ci sono 1.700.000 euro investiti per l’ospedale nel 2015, altri 1.200.000 euro nel 2016, in arrivo invece un’ambulanza per i trasporti da ospedale a ospedale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico