OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SENIGALLIA - Una professoressa no vax ha messo in guardia ieri gli studenti dal pericolo dei vaccini e un alunno, che nel pomeriggio avrebbe dovuto ricevere la seconda dose, ha rinunciato. È accaduto in una prima classe della ragioneria al Corinaldesi. Il padre, adirato e preoccupato, si è rivolto alla dirigente scolastica e anche al sindaco.
«Mio figlio è tornato a casa dicendo che un’insegnante li aveva messi in guardia dal pericolo dei vaccini - racconta il genitore - spiegando loro che sono sperimentali, non sono sicuri, che della gente è morta.
Il ragazzino, di 14 anni, era terrorizzato. Aveva paura di morire e non c’è stato verso di tranquillizzarlo, convincendolo del contrario. «Spero ci sia la possibilità di prendere un altro appuntamento - aggiunge il padre - e nel frattempo di trovare il modo di fargli capire che è giusto farlo. I professori hanno una forte presa sui ragazzi e dovrebbero insegnare le materie di cui sono competenti, non mettersi a parlare dei vaccini. Non voglio farne un caso personale, e non vorrei nemmeno mettere in difficoltà mio figlio, ma vorrei si facesse qualcosa in più per spiegare ai nostri ragazzi quanto siano importanti i vaccini».
La dirigente scolastica, Anna Maria Nicolosi, contattata al riguardo ha fatto sapere di essersi chiarita con il genitore e, al momento, non ha voluto aggiungere altro. La preside, molto attenta e di grande professionalità, saprà sicuramente aggiustare il tiro su quanto accaduto anche se non ha voluto anticipare eventuali provvedimenti. Se non altro per richiamare la professoressa ad attenersi alla materia che deve insegnare, senza addentrarsi sul tema-vaccini. Sconcertato il sindaco Massimo Olivetti. «Il genitore mi ha riferito l’accaduto - conferma - pur essendo un ambito che non mi compete, oltretutto parliamo di una scuola superiore, non posso fare a meno di prendere le distanze da quanto è successo. È stato veicolato un messaggio sbagliato, che rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti finora nella direzione della vaccinazione come unica via d’uscita dal Covid».
Il genitore ha chiesto al sindaco di impegnarsi per convincere i ragazzi a vaccinarsi. «Da parte nostra, come Amministrazione, troverà sempre un interlocutore disponibile - conclude Olivetti - l’abbiamo ripetuto chissà quante volte che bisogna vaccinarsi e continueremo a farlo perché ci crediamo. Il mio augurio per questo ragazzo è che possa ricredersi e decidere di sottoporsi anche alla seconda dose. Un gesto di grande responsabilità per sé e per gli altri».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico