La Finanza riconsegna le credenziali, i tamponi tornano nella farmacia. Il procedimento penale va avanti

Tamponi di nuovo possibili alla farmacia Fulvi
SENIGALLIA - Riaccreditata ieri la Farmacia Fulvi di via Po per l’esecuzione dei tamponi, dopo il dissequestro delle credenziali per accedere alla piattaforma nazionale. Il...

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SENIGALLIA - Riaccreditata ieri la Farmacia Fulvi di via Po per l’esecuzione dei tamponi, dopo il dissequestro delle credenziali per accedere alla piattaforma nazionale. Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso dei titolari, accusati dalla Guardia di Finanza di aver eseguito tamponi in tempi troppo rapidi. Il procedimento penale, quindi, farà il suo corso ma nel frattempo la procura ha disposto il dissequestro purchè l’attività si adegui al protocollo ministeriale e continui a rispettarlo. 

 
Il sopralluogo
Dopo un nuovo sopralluogo da parte delle Fiamme Gialle, ieri quindi è stato notificato il dissequestro che consentirà ai farmacisti di accedere di nuovo alla piattaforma, dove registrare l’esito del tampone e rilasciare il Green pass. Lo scorso 2 febbraio alla farmacia di via Po era stata interdetta la possibilità di effettuare i tamponi, al termine delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza che aveva portato a denunciare i due titolari, i fratelli Marco e Matteo Fulvi, rispettivamente di 48 e 32 anni.

Al termine dell’operazione “Fast Pass” gli era stato contestato il falso ideologico in certificati, commesso da un servizio di pubblica necessità, e l’indebita percezione di contributi statali. I finanzieri avevano ravvisato delle irregolarità nell’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici.

La farmacia, secondo quanto appurato nel corso delle indagini, avrebbe impiegato una media di 3/4 minuti per ogni esame, fornendo anche la risposta al cliente, mentre i previsti tempi d’esecuzione per la reazione chimica, non dovrebbero essere inferiori, secondo gli inquirenti, di 15 minuti, a cui aggiungere quello necessario al prelievo. Arco temporale contestato dai titolari dell’esercizio, secondo i quali i tempi non sarebbero stati così brevi.

Con questa modalità, secondo quanto contestato dalle Fiamme Gialle, sarebbe stato realizzato un numero di test a pagamento di molto superiore alle effettive capacità. 


Le verifiche


I farmacisti, tramite il proprio legale, si sono rivolti al Tribunale del Riesame che ha confermato la validità del sequestro preventivo e dei fatti contestati. Successivamente, inoltre, il sostituto procuratore Rosario Lionello ha disposto il dissequestro, disponendo periodiche e puntuali verifiche nella farmacia da parte dei finanzieri. Dopo questo episodio i cittadini avevano fatto altre segnalazioni sui tempi ritenuti troppo rapidi di esecuzione dei tamponi, riferendo di aver ricevuto l’esito in cinque minuti. In particolare le segnalazioni riguardavano un’altra farmacia di Senigallia e una dell’hinterland. Dai controlli svolti non sono emerse però irregolarità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico