Soccorso in piena notte a Senigallia bimbo di 4 anni per una crisi respiratoria

Soccorso in piena notte a Senigallia bimbo di 4 anni per una crisi respiratoria
SENIGALLIA  - Svegliati nel cuore della notte da un rantolo, proveniente dalla camera del figlio di 4 anni. E’ iniziato così l’incubo di due genitori, che...

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SENIGALLIA  - Svegliati nel cuore della notte da un rantolo, proveniente dalla camera del figlio di 4 anni. E’ iniziato così l’incubo di due genitori, che hanno trovato nel personale sanitario professionisti competenti in grado di soccorrere il bimbo che non riusciva più a respirare. Tutta colpa di un’improvvisa laringite acuta.

 

Il padre


«Sabato pomeriggio stava bene – racconta il padre -. Una serata tranquilla in casa, siamo andati a dormire e poco dopo le 2 sentiamo un rantolo venire dalla camera del bambino. Io e mia moglie ci precipitiamo, sembra non respirare e prova a tossire ma tossisce male. Lo prendiamo in braccio, lui si dimena e piange. Apre la bocca tanto che sembra avere qualcosa in gola».

Non c’è tempo da perdere e chiamano il 112. «Passano i minuti lui è seduto sulle mie gambe e ancora tossisce – prosegue il padre - istintivamente mi preparo ad andare incontro all’ambulanza se la situazione dovesse peggiorare e, a un certo punto, sembra quasi stia per svenire ma riusciamo a tenerlo sveglio. Arriva l’ambulanza con una dottoressa e due infermieri, portiamo il bimbo in camera e gli fanno i primi controlli cercando di stabilizzarlo anche con la maschera per l’ossigeno». Lo caricano quindi nell’ambulanza, partita nel cuore della notte verso il Pronto soccorso. Alcune ore più tardi è stato trasferito nel reparto di Pediatria, dove le cure e le terapie sono proseguite fino alla tarda mattinata di domenica.


La diagnosi


«La diagnosi è stata di laringite acuta – conclude il padre - noi genitori ancora non realizziamo quanto successo, è stato tutto molto veloce e siamo felici che sia andato tutto bene. Tra le prime cose che vogliamo fare è ringraziare il personale dell’ambulanza e tutti i medici e gli infermieri incontrati in questa nottata. Hanno riportato la normalità nella vita di due genitori che vedevano il loro bimbo non respirare. A volte diamo per scontato troppe cose come trovare personale pronto, reattivo e competente che per noi è stato vitale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico