Per la moglie 4 anni d’interminabile inferno in casa, lui va in carcere per maltrattamenti

Per la moglie 4 anni d’interminabile inferno in casa, lui va in carcere per maltrattamenti
SENIGALLIA -  Si sono aperte ieri le porte del carcere per un 53enne residente in città, condannato per maltrattamenti in famiglia e per lesioni personali....

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SENIGALLIA -  Si sono aperte ieri le porte del carcere per un 53enne residente in città, condannato per maltrattamenti in famiglia e per lesioni personali. L’uomo, che è stato trasferito a Montacuto dai carabinieri, dovrà scontare 1 anno e 2 mesi di reclusione. Questa la condanna emessa nei suo confronti.

 

Si tratta infatti di una sentenza diventata definitiva a seguito della denuncia sporta dalla moglie nel 2017. I fatti che gli sono stati contestati risalgono al periodo compreso tra il 2013 e il 2017. 


Quattro anni in cui la moglie ha sopportato soprusi e violenze, psicologiche e anche fisiche, essendo rimasta anche ferita, non gravemente, in più occasioni. Ha sempre accettato in quel periodo, in silenzio, senza mai ribellarsi a quell’uomo che credeva l’amasse. Un amore malato. L’ha capito nel 2017 quando, all’ennesimo episodio, ha deciso di dire basta. Non era più disposta ad accettare, a sopportare. Con grande coraggio si è rivolta alla caserma di via Marchetti e lì ha trovato il conforto e l’appoggio per ricominciare una vita, lontana dal marito padrone, al sicuro. Sono immediatamente scattate le indagini, a seguito della sua denuncia, che hanno portato ad una prima condanna, una seconda e poi nei giorni scorsi la terza. Definitiva.

Ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Senigallia, guidati dal capitano Francesca Romana Ruberto, hanno raggiunto il 53enne nella propria abitazione e hanno così dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Ancona che, a seguito della sentenza diventata definitiva, disponeva il trasferimento nel carcere di Montacuto. 
Qui è stato scortato, in quella che sarà la sua residenza per i prossimi quattordici mesi. La moglie, ormai ex, nel frattempo si è rifatta una vita e non deve più subire ordini e angherie da un uomo che l’aveva sposata, giurando di amarla, ma così non era. Per quattro anni l’aveva difeso, anche quando qualcuno notava i lividi addosso e chiedeva cosa le fosse accaduto. Accampava scuse per non accettare la verità. Si è tenuta dentro un segreto che poi non è più riuscita a sopportare, decidendo di mettere fine ad un matrimonio malato, riprendendosi la sua vita.


Aveva paura, perché se non fosse stata tutelata il marito si sarebbe arrabbiato ancora di più, invece, ha trovato nei carabinieri i suoi angeli che le hanno permesso di tornare a vivere. Una storia a lieto fine che deve essere di monito per tutte le donne che ancora subiscono, convinte che sia giusto così o perché magari non hanno la forza di reagire. Per lei l’incubo è finito e ieri la giustizia le ha dato ragione mettendo in carcere l’ex marito.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico