Senigallia, maxi spese per le parcelle di avvocati

alcune toghe lasciate appese ad un attaccapanni
SENIGALLIA - Troppe tasse, contenziosi e consulenze per l'opposizione nel conto consuntivo del bilancio 2014, passato con i soli voti favorevoli della maggioranza. "In questa...

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SENIGALLIA - Troppe tasse, contenziosi e consulenze per l'opposizione nel conto consuntivo del bilancio 2014, passato con i soli voti favorevoli della maggioranza. "In questa situazione di forte difficoltà e crisi per tutti - commenta il consigliere Gabriele Cameruccio - servono da parte di chi amministra provvedimenti adeguati per i cittadini, le famiglie e le imprese. Anzitutto la riduzione delle tasse mentre questa Amministrazione si è caratterizzata per le troppe tasse, in particolare ricordo la Tari, tassa dei rifiuti, la Cosap, tassa sulla pubblicità, l'Imu e Tasi e i troppi contenziosi. A questo proposito - prosegue - ricordo che l'Amministrazione Mangialardi ha speso in quattro anni circa 290.000 euro all'anno di parcelle per avvocati esterni al Comune, in aggiunta all'ufficio legale interno dell'ente, a causa dell'enorme contenzioso legale amministrativo e tributario che ha con i cittadini. Insomma in quattro anni sono stati spesi circa 1.150.000 euro di parcelle per avvocati esterni con i soldi dei cittadini senigalliesi".


Proprio sul contenzioso anche i revisori dei conti avevano messo in guardia l'ente. "Un bilancio troppo complicato - lamenta Maurizio Perini - voci di bilancio non comprensibili e le singole spese non sono facilmente individuabili. Quanto alle spese credo che si debba investire di più sul turismo e a favore delle famiglie. Insomma le grandi cifre che si mettono nel sociale devono diventare un tesoretto a favore delle famiglie senigalliesi. Bisogna ridurre il numero dei dirigenti, per risparmiare, e poi si continua a perseverare sui contenziosi". Proprio a proposito di contenziosi, il consiglio comunale ha approvato anche il debito fuori bilancio di 645.243,56 euro per il contenzioso perso dopo dieci anni sull'esproprio dell'area dove sorge l'Ipsia. Il debito effettivo ammonta a 576.789,23 euro, tolta la quota finora versata. Il resto verrà pagato a rate fino a dicembre 2016. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico