SENIGALLIA - Il rinvio della sosta a pagamento sul lungomare trova ostacoli in commissione. La richiesta arrivava dagli operatori e se n’era fatta portavoce...
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«Non ci sarà la corsa ad andare negli stabilimenti balneari – l’intervento di Davide Da Ros, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – viste le difficoltà ad andarci tecnicamente ed economicamente. E’ assurdo rinviare la partenza della sosta a pagamento oltretutto in contrasto con quello che il sindaco ci disse in una conferenza dei capigruppo, ossia che i parcometri sarebbero stati utilizzati per monitorare l’affluenza dei cittadini e dei turisti sul lungomare». Anche il ticket infatti potrà essere un modo per contare la gente che parcheggia sulla riviera.
«E’ illogico e controproducente – prosegue Da Ros - oltretutto le minore entrare sarebbero a spese dei cittadini. Questo minimo incasso che si potrà avere nel corso dell’estate potrebbe essere un vantaggio ed è una cosa giusta». Non è d’accordo nemmeno il consigliere comunale del Pd, Simeone Sardella, perché rinviare la sosta a pagamento e quindi esentare per un periodo gli automobilisti sarebbe un modo per incentivare l’utilizzo delle auto ed inquinare. In contrasto con gli sforzi ambientalisti che il Covid ha stimolato in tante amministrazioni. «Non dobbiamo riempire la città di macchine – ha aggiunto in commissione Simeone Sardella – un incentivo ai parcheggi significa invece riempirla di macchine che inquinano. Significa non aver capito nulla se non approfittiamo dei cambiamenti degli stili di vita».
Il sindaco Mangialardi si è preso l’impegno a valutare una richiesta arrivata dagli operatori. Ne ha parlato in Giunta e nessun atto è stato prodotto perché lui stesso è sempre stato scettico ma ha voluto comunque approfondire. Forse il 1° giugno partiranno regolarmente. «Stiamo valutando con gli uffici questa possibilità – la risposta di Ludovica Giuliani, assessore alle Attività economiche - ne abbiamo parlato in Giunta ma non è stato assunto alcun provvedimento». Per gli operatori poteva rappresentare un modo per agevolare i primi clienti e per questo avevano avanzato la richiesta per andare loro incontro viste le numerose difficoltà. Rinviare ha un costo per le casse comunali di questi tempi sguarnite. Agli uffici è stato chiesto di verificare quanto inciderebbe. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico