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SENIGALLIA - Contro il caro bollette il titolare di Sushi Corner di piazza della Posta, in centro storico, ha aggiunto 200 euro in più in busta paga ai suoi tredici dipendenti. «È nato tutto dal fatto che, ascoltando i loro discorsi, ho sentito che avevano delle difficoltà con i rincari delle bollette e del carburante – racconta Antonio De Luca, titolare – sono tutti molto giovani, alcuni hanno problemi anche a trovare una casa in affitto a Senigallia e si dividono le spese tra colleghi e amici. Ho preferito così che rimasse qualcosa in meno per me per dare una mano a loro». Non è nuovo a questi gesti Antonio De Luca, che già nel 2020 aveva diviso 10mila euro di incassi tra i suoi otto dipendenti, nel frattempo diventati tredici.
L’attività va bene e anche nel periodo più buio del lockdown ha lavorato molto con la modalità delivery.
L’affiatamento della squadra contribuisce inoltre a trasmettere accoglienza e serenità ai clienti, che percepiscono il lavoro di gruppo e lo apprezzano. Il fatto che Antonio De Luca abbia trovato dipendenti così attaccati al lavoro e felici di andare tutti i giorni ad aiutarlo, per mandare avanti la sua attività, non è affatto scontato di questi tempi. «Già da un po’ si fa difficoltà a trovare personale – spiega – secondo me gli incentivi, tra reddito di cittadinanza e disoccupazione, che la gente prende la porta a preferire quelli piuttosto che tornare a lavorare. È questo un motivo in più per chi ha dei dipendenti che lavorano bene, come nel mio caso, di dare loro dei riconoscimenti per motivarli. In un ambiente sereno, dove c’è stima reciproca e si apprezza lo sforzo di ciascuno, si lavora meglio e i risultati si vedono».
Antonio De Luca che è stato dipendente, prima ancora di aprire un’attività tutta sua, sa cosa vuol dire e quanto sia apprezzabile la giusta attenzione che il titolare riserva a chi lavora per lui. Nel corso dei precedenti lockdown inoltre aveva devoluto l’incasso di una serata, circa 2.500 euro, all’ospedale cittadino e aveva anche portato 75 pasti ai sanitari in prima linea nella lotta al Covid. Quando il lavoro va bene e può dare una mano a chi ha bisogno lo fa volentieri e se il lavoro va bene il merito è anche e soprattutto di tutta la squadra. Le sorprese per questi dipendenti non finiscono mai e, sicuramente, come non è stata la prima non sarà nemmeno l’ultima.
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Corriere Adriatico