Lo Shalimar torna all'asta per l'ottava volta, dai 6 milioni iniziali l'offerta minima scende a 715mila euro

L'ex discoteca Shalimar a Senigallia
SENIGALLIA - Avanti ad oltranza con la vendita dell’ex Shalimar che tornerà all’asta, per l’ottava volta, a 954mila euro il 15 giugno. L’offerta...

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SENIGALLIA - Avanti ad oltranza con la vendita dell’ex Shalimar che tornerà all’asta, per l’ottava volta, a 954mila euro il 15 giugno. L’offerta minima dovrà essere di 715.500 euro. Per la prima volta il costo dei locali della storica discoteca, in via Berardinelli a Scapezzano, scende sotto il milione di euro.

 

Il primo tentativo di vendita, fatto nel novembre 2020, partiva da quasi 6 milioni. Mentre si cerca ancora un acquirente per il complesso immobiliare, formato da cinque edifici, le indagini aperte sul rogo dello scorso gennaio vanno verso l’archiviazione. 


Il fascicolo per il reato di incendio era stato aperto contro ignoti ma gli elementi raccolti non hanno portato ad individuare il responsabile del rogo, che si è ritenuto fosse doloso. Nei giorni scorsi la struttura è stata dissequestrata dalla polizia, che all’indomani dell’incendio aveva posto i sigilli, e restituita al curatore fallimentare che, in vista della nuova asta, potrà riprendere anche le visite di eventuali acquirenti interessati. La precedente, che si era conclusa il 22 marzo con un nulla di fatto, era avvenuta per certi versi al buio perché, essendoci i sigilli, le visite erano state sospese. Un nuovo tentativo verrà fatto il 15 giugno, sperando che questa volta qualcuno possa comprare quello che rimane dello Shalimar e dargli nuova vita. 


Non se lo augurano solo i creditori ma più in generale i senigalliesi, molto affezionati a quei locali dove intere generazioni hanno condiviso momenti spensierati e felici, di puro e sano divertimento. Nel rogo dello scorso 29 gennaio è andato danneggiato solo uno dei cinque edifici che compongono il complesso immobiliare. Quello più adiacente alla strada, che un tempo rappresentava la casa padronale. Veniva utilizzato come ristorante già ai tempi del Covo Nord Est. Rimasta indenne dall’incendio la discoteca, che comunque porta i segni del tempo e necessita di una rinfrescata come il resto delle strutture.

Un pezzo di storia per Senigallia che si è fermata nel 2008, quando la discoteca ha chiuso definitivamente dopo aver segnato un’epoca. Chi prima o poi rileverà l’area potrà riaprirne una oppure potrà sfruttare la possibilità, inserita nell’ultima variante urbanistica, di realizzare una struttura sociosanitaria. Finora gli imprenditori, che hanno guardato con interesse quell’area, hanno pensato però a strutture turistico ricettive di qualità. Il Comune con l’ultima variante aveva rigettato un’osservazione con cui si chiedeva di inserire la destinazione residenziale. La destinazione principale rimane quindi turistico, ricettiva e ricreativa.

 

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Corriere Adriatico