Sassate contro le auto degli alluvionati

Sassate contro le auto degli alluvionati
SENIGALLIA - Prese a sassate le automobili degli alluvionati in via Perugia. Sono almeno sei le macchine danneggiate che ieri mattina i proprietari hanno trovato con il finestrino...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SENIGALLIA - Prese a sassate le automobili degli alluvionati in via Perugia. Sono almeno sei le macchine danneggiate che ieri mattina i proprietari hanno trovato con il finestrino rotto e all'interno i massi che, dopo aver infranto il vetro, sono rimasti sul sedile. A terra altri sassi, forse dei lanci andati a vuoto, in una sorta di tiro al bersaglio dove da centrare erano appunto i finestrini. Un gesto compiuto a pochi passi dal lungomare Alighieri. “Oltre alla mia ne hanno danneggiate altre 5 o 6 - racconta il sociologo Lucio Cimarelli, presidente del Consorzio Solidarietà -, la bravata di qualche balordo che si accanisce contro le macchine degli alluvionati non cancella però in alcun modo la grande prova di solidarietà che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi”.


Dal Circolo Arci di Borgo Bicchia mettono in guardia dalle persone che stanno girando chiedendo soldi per la frazione dove nessuno ha incaricato di fare la raccolta porta a porta. Il Circolo ha tenuto a battesimo il “Comitato alluvionati Borgo Bicchia” dove sabato sono emerse le prime proposte. Nell’immediato il comitato chiede la disinfestazione delle strade dopo la pulizia già avvenuta, perché il fango rimosso era formato anche dall’acqua fuoriuscita dai tombini, quindi poco igienica. “Cerchiamo di vedere quali sono le priorità in questo momento - spiega Ivano Sbrollini - oltre alla disinfestazione, abbiamo bisogno di certezze perché chi oggi andrà a sistemare le case dovrà essere certo che non ci saranno altri problemi in futuro. Chiederemo alla Provincia di sapere cosa è accaduto ma se un esperto di qualche università vuole offrirci gratuitamente una perizia, quindi non di parte, gli saremo grati. In questo momento abbiamo bisogno di risposte e certezze per il futuro”.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico