La sanità in lacrime per la morte del professor Cinì, aveva inaugurato il reparto di Ortopedia a Senigallia

Il professor Sergio Cinì
 SENIGALLIA Cordoglio a Senigallia per la scomparsa, a 88 anni, del professor Sergio Cinì, luminare della medicina, uno fra i più noti ortopedici e traumatologi...

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 SENIGALLIA Cordoglio a Senigallia per la scomparsa, a 88 anni, del professor Sergio Cinì, luminare della medicina, uno fra i più noti ortopedici e traumatologi del Paese. Il professor Cinì era stato primario di ortopedia all’ospedale di Senigallia: proprio a lui era anzi toccato inaugurare quel reparto, che aveva visto la luce il 1° ottobre 1968. E quattro anni fa il cinquantesimo dell’Unità Operativa senigalliese era stato celebrato in una cerimonia tenutasi alla Rotonda a Mare. 

 


Originario di Nereto in Abruzzo, il prof. Cinì si era laureato a Bologna e si era formato all’Istituto Rizzoli nella celebre équipe del professor Gui. Dopo aver vinto il concorso per il primariato aveva trasferito le sue conoscenze, e insieme le sue elevate doti professionali ed umane nella città rivierasca, e ne aveva fatto un polo di riferimento per la traumatologia. L’amicizia col dottor Goffredo Bianchelli, uno dei maggiori esperti di diritto assicurativo sportivo a livello nazionale, aveva anche fatto sì che insieme gestissero impegnative pratiche in questo complesso settore: tra queste, come ricorda lo storico dello sport senigalliese Paolo Pizzi, quella del difensore della Fiorentina Roggi, vittima di un grave infortunio calcistico.

Per lunghi anni, anche grazie al sodalizio col suo collega primario prof. Antonio Ferretti, era anche stato medico sociale della Vigor e insieme aveva assistito altre realtà associate dello sport cittadino, dal pugilato al tennistavolo negli anni d’oro del club scudettato di Pettinelli, Costantini, Manoni. Da primario di ortopedia il prof. Cinì ebbe anche l’occasione di curare, nel 1993, la figlia di Mina, Benedetta Mazzini, coinvolta in un incidente avvenuto mentre percorreva l’autostrada in direzione nord nel tratto compreso fra i caselli di Ancona e Senigallia. In quella circostanza la famosa cantante era arrivata in città per far visita alla figlia e parlare con lo staff medico coordinato dal prof. Cinì.

 

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Corriere Adriatico