Salvati due setter ​finiti nel fiume Misa

Salvati due setter ​finiti nel fiume Misa
SENIGALLIA - Miracoloso salvataggio di due cani finiti nel fiume Misa e recuperati dai vigili del fuoco alla vigilia di Pasqua. Un intervento iniziato la mattina e terminato nel...

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SENIGALLIA - Miracoloso salvataggio di due cani finiti nel fiume Misa e recuperati dai vigili del fuoco alla vigilia di Pasqua. Un intervento iniziato la mattina e terminato nel tardo pomeriggio. I primi a chiamare sono stati alcuni passanti dallo Stradone Misa, ma i cani non si vedevano. Poi nel pomeriggio nuove chiamate riferite a guaiti. I vigili del fuoco sono tornati e hanno notato due setter nuotare dentro il fiume, all’inseguimento di una nutria. Forse proprio il roditore acquatico potrebbe aver condotto i cani fin dentro il fiume. Probabilmente gli animali, sfuggiti al controllo del proprietario, devono essere entrati nel letto del Misa a monte, dove l'acqua è molto più bassa, seguendo appunto qualche preda. Sullo Stradone Misa la polizia municipale e i carabinieri hanno regolato la viabilità per consentire le operazioni di soccorso. Ma, nonostante i vari tentativi, i pompieri, che si sono calati nel fiume, sono dovuti tornare sulla strada a mani vuote. I cani infatti non si sono lasciati prendere. Alla fine hanno dovuto desistere. Alcune ore più tardi nuova ondata di telefonate, questa volta nel tratto di fiume che attraversa il centro storico, sotto il ponte Garibaldi. Nuovo schieramento di forze per gestire la viabilità, i pompieri si sono di nuovamente calati in acqua e questa volta riuscendo nell'intento. I due setter, stremati, avevano trovato riparo in uno degli isolotti che riemergono dalla secca del fiume. Il nuovo tentativo è andato a buon fine e, dopo aver imbragato i cani, i pompieri li hanno abbracciati a loro, finchè i colleghi li hanno riportati fuori dal letto del Misa. Sul posto anche i veterinari dell'Asur che, tramite il microchip, hanno rintracciato il proprietario per riconsegnarli. Nei mesi scorsi un setter, intrappolato nel cantiere dell’autostrada, era stato salvato sempre dai pompieri.
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Corriere Adriatico