Case estive e aree di servizio ​Dilaga la prostituzione

Case estive e aree di servizio ​Dilaga la prostituzione
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SENIGALIA - Squillo, la mappa del piacere a Senigallia non cambia. Nonostante l'aumento dei controlli, le prostitute non rinunciano alla postazione di lavoro. Una vera e propria task force contro la prostituzione quella messa in campo dall'amministrazione comunale, con sanzioni da 400 euro per disincentivare i clienti a contrattare prestazioni sessuali, ma anche con controlli ai proprietari di abitazioni in affitto con canoni esosi. A lanciare l'allarme, sono i residenti dei quartieri dove ogni sera, le belle di notte scendono in strada, già dalle 22. Ma a lamentarsi sono anche alcuni titolari delle aree di servizio presenti lungo la statale adriatica, che, al mattino sono costretti a ripulire i distributori da fazzoletti e preservativi lasciati la sera precedente.


«Avevamo fatto presente il problema già la scorsa estate - spiega G. M. gestore di un'area di servizio di via Statale Adriatica Nord - Nei mesi estivi le prostitute si piazzano in strada già dal tardo pomeriggio, scoraggiando le famiglie ed alcuni clienti ad utilizzare le aree di servizio. Al mattino, dietro al distributore, troviamo di tutto, anche escrementi. Non è possibile, così la mattina prima di aprire dobbiamo ripulire».

Prostitute che erano arrivate fino a Piazzale della Libertà, dove a scoraggiare la loro presenza, ci avevano pensato i carabinieri. La presenza delle belle di notte era stata segnalata anche sul Lungomare Mameli, dove le donnine era state notate al lavoro già dalla tarda mattinata.

Nel mirino delle forze dell'ordine, ci sono anche le case affittate nei mesi invernali alle prostitute e che nei mesi estivi vengono utilizzate come case per le vacanze. Tra gli stabili più gettonati, ci sono quelli sul lungomare nelle frazioni di Marzocca e Cesano.

A fare scattare i controlli sono state le numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, in quanto l'attività di meretricio viene spesso svolta sotto gli occhi di tutti. Ma per poter denunciare i proprietari delle abitazioni, polizia e carabinieri devono dimostrare che questi sono a conoscenza del tipo di attività che l'inquilina svolge nelle case. Abitazioni che spesso vengono affittate senza un regolare contratto e dietro un canone di affitto piuttosto esoso, che nella gran parte arriva fino al triplo del canone che verrebbe regolarmente richiesto. Le prostitute nelle abitazioni sono un fenomeno in aumento sulla spiaggia di velluto.


I residenti di Cesano lamentano anche la presenza di coppie che si scambiano effusioni, in orari notturni, nel piazzale antistante il Residence Le Piramidi, una zona poco frequentata nei mesi invernali. Quella che in estate era stata ribattezzata dai residenti la "Spiaggia della perdizione", per la presenza di trans e naturisti, nei mesi invernali diventa luogo d'incontro per coppie clandestine, ma anche per giovani coppie in cerca di un'alcova. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico