Ponte Garibaldi, presto la demolizione. Quello del Vallone invece verrà salvato

Ponte Garibaldi, presto la demolizione. Quello del Vallone invece verrà salvato
SENIGALLIA  - Affidati i lavori di demolizione di ponte Garibaldi, ormai prossimi, mentre per il ponte del Vallone potrebbe bastare una riparazione. «L’appalto...

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SENIGALLIA  - Affidati i lavori di demolizione di ponte Garibaldi, ormai prossimi, mentre per il ponte del Vallone potrebbe bastare una riparazione. «L’appalto per la demolizione di ponte Garibaldi è stato affidato ad una ditta – spiega il vicecommissario Stefano Babini – quindi il tempo di effettuare le ultime verifiche poi il cantiere potrà partire. Siamo ormai prossimi. Abbiamo affidato sempre al Consorzio di bonifica l’incarico di ripristino anche per il ponte del Vallone. Non dovrebbe essere necessario demolirlo e ricostruirlo, questo ci permetterà di recuperare tempo e risolvere in qualche mese anche questa criticità». 

 


I tempi della burocrazia sono troppo lunghi, però, per i cittadini che attendono da oltre un anno. «Ne sono consapevole – prosegue Babini – però ci sono tutte le procedure da rispettare e noi stiamo facendo in modo di accelerare per quanto possibile». Il ponte di strada della Chiusa collegava Vallone e Cannella ma dal 15 settembre 2022 è inagibile. «Periodicamente ricevo segnalazioni di cittadini delle due frazioni – interviene Giovanni Margiotta, segretario Circolo Pd Senigallia 3 - che lamentano il totale stato di abbandono a loro riservato, che ha comportato la chiusura di attività economiche locali che avevano come bacino di utenza proprio i residenti della zona». 


Dario Romano, capogruppo del Pd, aggiunge: «Continuano i disagi per i cittadini, in particolare per anziani e persone fragili. Se si è dovuto attendere un anno solo per individuare chi dovesse svolgere i lavori, quanto dobbiamo ancora aspettare per vedere il ponte della Chiusa di nuovo fruibile? Registriamo, infatti, che al Consorzio di Bonifica è stata affidata la ricostruzione anche degli altri ponti dell’entroterra, quindi, i tempi non saranno brevi». E’ di ieri, intanto, la conferma dello stanziamento da parte dell’Unione Europea di 20 milioni e 900mila euro per l’alluvione delle Marche del 2022, già annunciato nei giorni scorsi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico