La paziente va al bar con la flebo al braccio Torna in ospedale, il marito scatena il caos

La paziente va al bar con la flebo al braccio Torna in ospedale, il marito scatena il caos
SENIGALLIA - Una paziente del pronto soccorso si allontana con la flebo attaccata per andare al bar e al ritorno il marito si scaglia contro il personale sanitario: insultandolo,...

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SENIGALLIA - Una paziente del pronto soccorso si allontana con la flebo attaccata per andare al bar e al ritorno il marito si scaglia contro il personale sanitario: insultandolo, spintonandolo e prendendo a pugni la porta della sala emergenze. Una notte da incubo ieri per il reparto dove sono dovuti intervenire i carabinieri. 

 
Dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e le generalità dell’uomo, hanno ravvisato i reati di interruzione di pubblico esercizio e danneggiamento. Verrà quindi denunciato. Pochi minuti prima delle 5 la coppia si è presentata al pronto soccorso. La donna, una 50enne di Falconara, stava infatti male. Nonostante il codice verde, è stata visitata dopo pochi minuti. L’infermiere ha poi chiesto di aspettare in sala d’attesa il responso delle analisi del sangue. Dopo un’ora, alle 6, è tornato per far rientrare la paziente in medicheria ma non c’era più nessuno. Marito e moglie sono rientrati circa mezz’ora più tardi. Il personale ha fatto presente che la pratica era stata chiusa per abbandono della paziente e che almeno avrebbero dovuto avvisare prima di allontanarsi, tanto più che aveva anche l’ago infilato al braccio con la flebo. 

L’uomo ha tentato di giustificarsi, dicendo che erano andati a fare colazione, poi però si è arrabbiato. Ha seguito l’infermiere nel corridoio, superata la postazione triage, dove erano presenti i pazienti barellati che si sono spaventati per la sua reazione. Ancora una volta il personale, a causa dei locali non a norma, rischia un’aggressione fisica come avvenuto ieri mattina. È infatti impensabile, è lo sfogo raccolto tra il personale, che nel 2018 chiunque possa accedere anche alle medicherie perché non ci sono delle porte che impediscano ai non addetti ai lavori di entrare. 
 

Un problema noto e più volte sollevato. Negli ultimi anni è stato disposto un servizio di vigilanza con la guardia notturna, proprio per prevenire questi episodi, ma il suo turno termina alle 6 e anche se per un soffio non era presente quando è accaduto.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico