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SENIGALLIA - Paura ieri pomeriggio allo stadio Bianchelli, dove un tifoso della Jesina è stato colto da un infarto. Lorenzo Morganti, 48 anni, molto conosciuto a Jesi per il suo impegno in politica e per la sua attività da sindacalista, era andato a vedere il derby contro la Vigor Senigallia. Si è sentito male sugli spalti. È accaduto verso la fine del primo tempo, dopo il gol incassato dalla sua squadra. Si stringeva il petto, dicendo di avvertire forti dolori. Era chiaro a tutti cosa stesse accadendo.
Subito è stato chiamato il 112. L’ambulanza è arrivata in fretta, mentre un medico presente ha prestato i primi soccorsi. Sul posto anche poliziotti e carabinieri mentre i vigili urbani hanno chiuso al transito il tratto di via Montenero, compreso tra via Piave e via dello Stadio, per agevolare l’intervento del 118. Il settore ospiti si trova infatti su quel lato. I sanitari hanno raggiunto l’uomo al Bianchelli, dove sono rimasti per diversi minuti. Una volta stabilizzato, seppure con l’infarto in corso, è stato trasferito in emodinamica all’ospedale di Torrette, in codice rosso. Il 48enne è stato trattenuto per eseguire alcuni accertamenti ma il peggio nel tardo pomeriggio era scampato. Si è trattato di un principio d’infarto, subito trattato con tempismo e professionalità. Morganti è molto conosciuto a Jesi dove lavora come operaio ed è un attivo sindacalista. Ex consigliere di circoscrizione e candidato nel 2017 alle elezioni amministrative con Jesi in Comune, è delegato Rsa della Fiom Cgil nello stabilimento Cnh di Jesi. «Siamo tutti vicini a Lorenzo e gli auguriamo una pronta guarigione – dice Tiziano Beldomenico, segretario generale Fiom Ancona -, è stato fortunato perché si è sentito male mentre c’era altra gente con lui, che ha potuto attivare i soccorsi. Lorenzo oltre ad essere un collega è anche un amico, collabora con la Fiom da tanti anni e si batte ogni giorno per la salute e la sicurezza dei lavoratori».
Tutti si aspettano di rivederlo al più presto con la grinta di sempre, in prima linea per il diritto alla sicurezza.
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Corriere Adriatico