Niente pulizie anti-virus dopo i seggi: gli alunni non possono tornare in aula. L'ira dei genitori

Niente pulizie anti-virus dopo i seggi: gGli alunni non possono tornare in aula. L'ira dei genitori
SENIGALLIA  - Caos in alcune scuole dell’Istituto comprensivo Senigallia Sud Belardi ieri mattina, dove gli studenti non sono potuti tornare in classe per la mancata...

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SENIGALLIA  - Caos in alcune scuole dell’Istituto comprensivo Senigallia Sud Belardi ieri mattina, dove gli studenti non sono potuti tornare in classe per la mancata sanificazione. Grandi disagi alla Leopardi e a Marzocca dove i genitori hanno chiamato i carabinieri, intervenuti per constatare il problema. Ora annunciano una raccolta firme e una denuncia.



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Il personale delle scuole si è accorto all’apertura che non era stata fatta la sanificazione. Subito è stato avvisato il preside che, in via precauzionale, ha chiesto di non far entrare i bambini.

I genitori che hanno potuto se li sono riportati a casa ma chi doveva lavorare li ha lasciati alle maestre. Gli alunni hanno atteso in giardino, senza poter nemmeno andare in bagno, finché la pioggia ha costretto a richiamare i genitori per andare a riprenderli altrimenti sarebbero rimasti sotto la pioggia. «Abbiamo assistito all’ennesima dimostrazione di quanto valgano poco i nostri figli rispetto agli interessi politici di pochi – interviene Stefania Vallesi, madre -, dopo diversi minuti di attesa davanti ai cancelli delle elementari, siamo stati informati che non era possibile l’accesso alla scuola perchè le stanze non erano state sanificate. Dopo 45 minuti si è presa la decisione di smistarli nei giardini, cercando di ricreare l’ormai ridicolo distanziamento tra le classi, e lasciando i bimbi seduti sui bordi a guardare il nulla». 


Nel frattempo il personale avrebbe igienizzato ma non sanificato, non avendo mezzi e competenza. «Ci chiedono di rispettare le regole – prosegue la madre - poi non ci mettono in condizioni di farlo. Abbiamo provato sconforto nel dover lasciare quei bimbi, già provati dalle restrizioni e dalle regole, in uno stato di disagio evidente. Abbiamo pianto nel vederli così: schierati come soldatini ai bordi di un giardinetto a chiedersi che faranno, abbandonati stavolta anche da noi genitori stremati nel cercare di creare una fragile normalità. Il 4 e il 5 ci sarà il ballottaggio, quindi scuole chiuse e poi ci sarà la sanificazione? Chiediamo a gran voce che le elezioni si facciano altrove». «E’ un reato l’interruzione di pubblico servizio – aggiunge Luana Centinaro, madre – i bambini si sono trovati le porte delle scuole chiuse dopo essersi recati per vedere assolto il loro diritto allo studio. Quanto accaduto rivela disorganizzazione e mancanza di rispetto verso le famiglie, in questo periodo già messe abbondantemente a dura prova». Il Comune fa sapere di aver pianificato l’igienizzazione e sanificazione negli istituti individuati come sede di seggio elettorale, attraverso l’affidamento del servizio a tre ditte specializzate. 


«Le procedure di spoglio sono iniziate martedì mattina per concludersi solo nella tarda serata – spiega in una nota l’ente -. Proprio il protrarsi delle attività di scrutinio in alcuni seggi ha determinato ritardi nello smontaggio degli arredi elettorali ed in alcune sedi, delle operazioni di sanificazione. L’Amministrazione comunale si scusa con i docenti, le famiglie e tutto il personale scolastico per i disagi riscontrati e ha provveduto ad acquisire dalle imprese di pulizia incaricate una dettagliata relazione per scongiurare il ripetersi di analoghi episodi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico