SENIGALLIA - Muore, ma i familiari trovano la sua tomba occupata. Amara sorpresa al cimitero maggiore de Le Grazie per i parenti di un defunto. Nel suo loculo c’era infatti...
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Il trasferimento è stato necessario per consentire al legittimo proprietario del loculo di poter riposare in pace nella dimora eterna, che si era scelto ben 33 anni prima. Lo scorso 24 ottobre il dirigente dell’area Risorse Umane e Finanze ha autorizzato l’impegno di spesa per l’incisione della nuova lapide, riconoscendo l’errore, e correndo quindi ai ripari senza gravare sulle famiglie dei due defunti che non avevano alcuna responsabilità.
«A causa di un errore imputabile al vecchio sistema di gestione dei cimiteri – spiega la dirigente Laura Filonzi nella determina in cui ha autorizzato l’impegno di spesa - è stato concesso nel 2016 il loculo numero 1 nel Lotto 80 Fronte A del cimitero maggiore Le Grazie, che era già stato precedentemente assegnato nel 1996 ad un signore al tempo vivente».
Per un errore nel sistema quindi quel loculo appariva libero. Sul computer era ancora da assegnare anche se, di fatto, aveva già un proprietario che lo aveva pagato. Così nel 2016 è stato assegnato di nuovo. Avvenuta la tumulazione per tre anni tutto è filato liscio, fino a quando il legittimo titolare del loculo è venuto a mancare.
Nessuno nel frattempo, comprensibilmente, aveva ritenuto opportuno recarsi al cimitero maggiore delle Grazie per accertarsi che il loculo fosse ancora libero. Quando è morto però i parenti hanno scoperto che la sua tomba era occupata. «Al suo decesso si è provveduto a trovare una nuova sistemazione per l’altra salma – prosegue il dirigente - nel Blocco 2013».
Oltre al dolore per la sua perdita, i parenti hanno dovuto affrontare questo disguido che il Comune ha risolto quindi liberando in fretta il suo loculo e trovando una nuova collocazione per l’altro defunto.
Un nuovo dolore
Nuovo dolore anche per la famiglia di quest’ultimo che dopo tre anni ha dovuto assistere al suo trasferimento. Ma non è tutto perché la prima lapide, quella utilizzata finora, non andava bene nella nuova collocazione. Il Comune si è quindi accollato la spesa per l’incisione nella nuova. «Non è stato possibile recuperare la lastra già opportunamente incisa – conclude la dirigente Filonzi - in quanto il materiale e le misure sono risultate non compatibili con il fabbricato del Blocco 2013. E’ stato necessario incidere la nuova lastra a copertura del loculo con spese a carico dell’ente». Il costo? 700 euro per le casse comunali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico