Modifiche della Tari in Consiglio: le imprese ora pagheranno di più

Modifiche della Tari in Consiglio: le imprese ora pagheranno di più
SENIGALLIA  - Aumenta la Tari per le attività, in media del 2,4%, ma il Comune assicura che il rincaro verrà ammortizzato con i fondi statali assegnati per...

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SENIGALLIA  - Aumenta la Tari per le attività, in media del 2,4%, ma il Comune assicura che il rincaro verrà ammortizzato con i fondi statali assegnati per l’emergenza Covid. Il Comune di Senigallia ha infatti ottenuto solo per la partita della Tari 400mila euro, da utilizzare per le imprese. Insomma una manovra che dovrebbe essere indolore. Diminuisce invece la Tari per le utenze domestiche.


A presentare le modifiche in commissione bilancio è stato il vicesindaco Maurizio Memè, supportato dai tecnici, prima che la pratica approdi in consiglio comunale mercoledì. «È prevista una diminuzione per le utenze domestiche - ha spiegato il vicesindaco - ed un lieve aumento per quelle non domestiche. Sarà ad ogni modo compensato per molti contribuenti, attraverso la riduzione per le utenze che sono rimaste temporaneamente chiuse a causa del Covid. Sia per chi ha subito il blocco delle attività per un obbligo di legge, sia per chi ha prolungato la chiusura per sua scelta». Il governo ha destinato per il rimborso della Tari al Comune di Senigallia 400mila euro che serviranno quindi per compensare i mesi di chiusura.

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Verrà predisposta una apposita modulistica per poter accedere a questi fondi. «Dovrà essere presentata un’autocertificazione all’Ufficio tributi – ha precisato il vicesindaco – in cui ciascuna attività comunicherà il periodo di chiusura». Su richiesta del consigliere Giorgio Sartini, di Senigallia Bene Comune, Memè ha fatto degli esempi per far capire quanto lievi siano gli aumenti previsti per le utenze non domestiche. «Si tratta di un piccolo aumento - ha spiegato -. Vi faccio qualche esempio. Gli alberghi con ristoranti nel 2009 pagavano come parte fissa 3,88408 euro e per la variabile 3,59503. Nel 2020 per la fissa sarà di 3,68973 e per la variabile 3,97061 euro. L’aumento è di 2,42 molto contenuto quindi rispetto all’anno precedente». Le cifre si intendono al metro quadro. «Per i ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub che in città sono tanti – ha aggiunto Maurizio Memè, facendo un altro esempio – nel 2019 la quota fissa era di 16,62789 mentre la variabile di 15,30496, nel 2020 la fissa addirittura diminuisce al 15,79593 e la variabile arriva a 16,90383 euro. L’aumento in linea di massima si attesta intorno al 2,4% per le utenze non domestiche». Le nuove tariffe mercoledì verranno votate in consiglio comunale. Cittadini ed imprese troveranno tutto nel conguaglio che dovrà essere pagato a dicembre.


Quest’anno infatti sono stati consegnati solo tre dei quattro bollettini per la Tari, perché il conguaglio in base all’approvazione della modifica che dovrà ancora passare in consiglio non era noto all’inizio dell’anno. Nel frattempo però le attività dovranno ricevere lo sgravio per il periodo di chiusura che andrà quindi a compensare gli aumenti. In consiglio comunale approderà anche la ratifica di una variazione approvata in via d’urgenza dalla Giunta. Si tratta di una delibera di giugno, con cui sindaco e assessori hanno stanziato 70mila euro per l’apertura dei centri estivi, di cui 30mila per i privati e 40mila per quelli comunali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico