SENIGALLIA - Jurgen Mazzoni potrebbe presto trovarsi di nuovo a processo. La procura ha notificato al 42enne senigalliese, condannato nel 2002 per l’omicidio della moglie...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il processo davanti al collegio penale non ha però tenuto conto di uno stralcio dell’inchiesta per cui il pm Ruggiero Dicuonzo ha aperto un altro fascicolo. Le vittime sono le stesse del procedimento chiuso due mesi fa, due i reati: incendio doloso e danneggiamento. Contestazioni riguardanti i roghi appiccati a un’auto e un furgone da lavoro e lo squarcio delle ruote sempre ai danni di una vettura in sosta di proprietà dei genitori dell’ex ossessione amorosa di Mazzoni.
Gli episodi contestati dalla procura risalgono al periodo tra ottobre 2016 e aprile 2017. L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Natalini, ha sempre rigettato le accuse degli atti vandalici. Stando alla sua versione, non ci sarebbe la sua mano dietro la scia di fuoco e i danneggiamenti. Durante lo scorso processo, Mazzoni aveva ammesso le sue responsabilità, confermando il comportamento persecutorio nei confronti della studentessa con minacce, pressioni e lettere anonime.
«Sono dispiaciuto per quello che è successo – aveva detto in aula – ma ero innamorato e ferito dal fatto che il mio amore non fosse corrisposto». Con la chiusura delle indagini per questa nuova tranche, la difesa potrà chiederà un interrogatorio dell’indagato o proporre una memoria difensiva. Poi, da parte del pm, ci potrà essere la richiesta di rinvio a giudizio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico