Mare grosso a Senigallia, la bagnante si tuffa ugualmente, un bagnino si ferisce per salvarla

Mare grosso a Senigallia, la bagnante si tuffa ugualmente, un bagnino si ferisce per salvarla
SENIGALLIA  - Un giovane bagnino è rimasto ferito per salvare una donna, in balia delle onde, che rischiava di annegare. L’intervento, a cui hanno preso parte un...

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SENIGALLIA  - Un giovane bagnino è rimasto ferito per salvare una donna, in balia delle onde, che rischiava di annegare. L’intervento, a cui hanno preso parte un secondo bagnino e un bagnante, è avvenuto giovedì pomeriggio nella spiaggia libera di fianco al molo di levante. Ieri Severino Tricarico, responsabile della Società Nazionale di Salvamento, ha voluto dare merito pubblicamente a Lorenzo Poeta per il coraggio e il sangue freddo. 

 

L’omaggio 

«A circa 100 metri dalla riva e con condizioni meteo marine avverse – ha scritto in un post su Facebook -, il nostro Rescue Swimmer e soccorritore Lorenzo Poeta, in servizio nella torretta di avvistamento Lima Zero, non ha esisitato a tuffarsi in acqua e con estrema difficoltà e grande perizia marinaresca, è riuscito a portare in salvo una donna in difficoltà, in preda alla corrente e prossima all’annegamento. Il suo gesto è degno di nota. Bravo Lorenzo». Il 19enne, che lavora come bagnino di salvataggio per Astra 2.0 e fa volontariato come soccorritore acquatico per il Salvamento, con il gommone in porto e in mare, giovedì era in torretta. C’era bandiera rossa ma la donna, salvata, era andata lo stesso a fare il bagno finendo per ritrovarsi trascinata dalla corrente. «Il mare era grosso e il vento spingeva verso gli scogli – racconta Lorenzo Poeta, alla sua terza stagione da bagnino di salvataggio -. La signora non aveva chiesto aiuto ma era evidente fosse in difficoltà. Ho avvisato il collega della torretta vicina e sono entrato». 

Il soccorso

Lorenzo Poeta ha raggiunto la donna, di circa 50 anni, l’ha trattenuta per evitare che finisse ancora sott’acqua, ma con quella corrente non riusciva a tornare a riva. Entrambi sono stati sbattuti ripetutamente contro la scogliera, riportando dei tagli. Intanto è arrivato un bagnante di supporto e l’altro bagnino, Riccardo Montesi. «Abbiamo tentato di farla salire dalla scogliera – prosegue – ma era nel panico, si agitava e non rispondeva quindi abbiamo dovuto riportarla a riva. E’ stato complesso». Subito è stato chiamato il 118 ma la donna ha rifiutato di andare in ospedale. 


«Le ho medicato le ferite che si era provocata sbattendo contro gli scogli – aggiunge il bagnino –, le stesse che ho riportato anch’io. Le ho preso i parametri vitali e poi è rimasta mezz’ora in spiaggia». Infine, una raccomandazione. «In giornate come quella di giovedì, con forti raffiche di vento e onde niente affatto irrilevanti, non bisogna spingersi al largo e andare vicino agli scogli, trascurando i richiami del bagnino e la bandiera rossa. Chi lo fa rischia di mettere a repentaglio la propria vita e quella di noi soccorritori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico