Senigallia, scoperto e condannato il ladro-pendolare: tradito dalle impronte

I carabinieri al lavoro per i rilievi sull'auto rubato usata dai ladri
SENIGALLIA - I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un ventenne moldavo residente nella provincia di Bologna per ricettazione in concorso. ...

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SENIGALLIA - I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un ventenne moldavo residente nella provincia di Bologna per ricettazione in concorso.

Sono infatti risultate sue le impronte digitali rilevate sulla Mercedes classe A rinvenuta in località Vallone a Senigallia lo scorso 17 novembre.

Verso l’una di notte, due pattuglie del nucleo radiomobile e della stazione di Marzocca, dopo una segnalazione al 112, erano intervenute in una abitazione lungo la strada provinciale “Arceviese-Filetto”. Qui il padrone di casa aveva sorpreso quattro individui aggirarsi nel proprio giardino. I ladri si erano quindi dati subito alla fuga per la campagna limitrofa.

Scattato l'allarme iniziata una immediata battuta di ricerca nella zona, che aveva consentito alla pattuglia di Marzocca di rinvenire abbandonata sul ciglio della strada nella vicina strada del termine, una Mercedes A180 CDI, con le portiere aperte.

All’interno del bagagliaio i militari trovavano due motoseghe, 4 bottiglie di liquore e 2 tranci da 5 kg di prosciutto cotto, probabilmente bottino di qualche colpo.

Dalle verifiche poi è risultato che l'auto di proprietà di una nota multinazionale statunitense in Italia con sede a Roma, era stata rubata alla fine di ottobre ad una dipendente dell’azienda nel Comune di Traversetolo (PR).

Sull’autovettura si era quindi messa al lavoro la scientifica e i carabinieri specializzati in questo genere di indagini che aveva consentito di trovare alcune impronte che i carabinieri di Marzocca hanno subito girato alle analisi del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche che in poco tempo è riuscito a risalire alla persona.
Le impronte sono state infatti attribuite in modo certo ad un ventenne moldavo, già schedato perché era stato arrestato nel 2011 dai carabinieri, quando era ancora minorenne, per un furto aggravato, commesso all’interno di un’azienda agricola in provincia di Ferrara.


Per quel fatto il Moldavo è stato condannato alla pena di un anno e otto mesi di reclusione per furto aggravato in concorso e porto illegale di oggetti atti ad offendere. Infatti al momento dell’arresto era stato trovato con un coltello a serramanico in tasca. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico