SENIGALLIA - Il Motoclub Senigallia in lutto per la scomparsa di Idreno Montesi, vittima dell’amianto. Proprietario del Verde Menta, il noto locale sul lungomare Alighieri...
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Idreno Montesi lascia i figli Davide e Daniele, la sorella Liviana e il cognato Gianni. «È morto per colpa dell’amianto – racconta Ermanno Tarli, amico fraterno –. Aveva scoperto due anni fa il mesotelioma e probabilmente si era ammalato lavorando nel cantiere ad Ancona. Un killer silenzioso come l’amianto ce lo ha portato via». Una malattia di cui aveva parlato con gli amici e aveva cercato di affrontare con coraggio. «Era il mio più caro amico, come un fratello – prosegue Ermanno Tarli -. Una bravissima persona, di compagnia, brillante e sorridente. Se eri nervoso ci pensava lui a fartelo passare. Il sorriso e una parola buona per gli amici non gli sono mai mancati nemmeno nei momenti più difficili. Aveva dovuto affrontare il lutto per la morte della moglie e poi la malattia che in poco tempo ce lo ha portato via. Ci stiamo organizzando per andare a prenderlo in moto a Corinaldo – aggiunge - per scortarlo fino a Senigallia dove ci saranno i funerali».
Idreno Montesi oltre a far parte del Motoclub Senigallia era anche una delle “Lumache rumorose”, centauri che non hanno bisogno di andare veloci per farsi sentire. «Una grande perdita – aggiunge Attilio Ruggeri, delle “Lumache rumorose” – Idreno era l’allegria in persona, un buon compagno di merende, scherzoso e in grado di farti sempre divertire. Generoso e disponibile. Ci mancherà». Gli amici lo ricordano anche per la sua eleganza. Quando non indossava la tuta per andare in moto era sempre impeccabile nell’abbigliamento. Amava mettere anche il papillon. Oggi per il suo ultimo viaggio ne avrà uno di colore rosso abbinato ad un vestito blu. Numerosi i messaggi di cordoglio ricevuti dalla famiglia, molti altri sono stati affidati alla pagina Facebook del Motoclub. Gli amici più cari hanno appreso domenica della sua scomparsa ma in città la notizia si è sparsa solo ieri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico