SENIGALLIA - Fugge di casa dopo una lite con la suocera, lei lo insegue e lo ferisce a unghiate. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì sotto i Portici...
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«Aiutatemi, mia suocera mi sta inseguendo» ha detto all’operatore della centrale, aggiungendo che stava imboccando i Portici Ercolani. Voce concitata e affaticata anche dalla corsa. La suocera l’ha raggiunto e ha iniziato a graffiarlo su volto e mani con le lunghe unghie laccate. All’arrivo della volante lo stava ancora graffiando.
Gli agenti hanno riportato la calma tra i due e, dopo averli separati, hanno cercato di capire cosa fosse accaduto. In realtà non c’era molto da comprendere perché entrambi hanno riferito di non sopportarsi. Mercoledì c’era stato l’ennesimo litigio e il genero, esausto dalla suocera, aveva deciso di troncare la discussione uscendo di casa. La donna però non ha gradito il suo atteggiamento e l’ha rincorso. Prima le urla, poi gli insulti e infine i graffi. Il 40enne è senigalliese mentre la suocera di origine sudamericana. E’ ospite a casa sua da qualche giorno e rimarrà in città fino alla settimana prossima qundo ripartirà. L’uomo, pur avendo dei graffi anche profondi sulla pelle, ha rifiutato di farsi visitare al pronto soccorso. Ci vorrà un po’ perché le ferite si cicatrizzino ma non sono comunque gravi. Non ha voluto denunciare la donna e ha detto alla polizia che l’avrebbe sopportata per i pochi giorni rimasti fino alla sua partenza. Al momento del litigio non c’erano molti passanti quindi l’accaduto, pur essendo avvenuto in pieno centro storico, è passato inosservato. Per il genero la suocera si era intromessa in questioni familiari che non le competevano, mentre lei l’ha accusato di averla insultata pesantemente. Era pur sempre la suocera, più anziana di lui e pretendeva quindi maggiore rispetto. Lo avrebbe inseguito quindi per dargli una lezione ed insegnargli l’educazione. Il genero all’arrivo della polizia era terrorizzato. Non riusciva a difendersi dalla donna che lo graffiata come una tigre indomabile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico