Il viaggio (quasi) impossibile di Denis: via le barriere, a Valencia con il Liceo Medi

Il viaggio (quasi) impossibile di Denis: via le barriere, a Valencia con il Liceo Medi
SENIGALLIA - Viaggiare è davvero un’esperienza accessibile a tutti? Ci sono barriere mentali che impediscono di prendere l’iniziativa per il timore di non...

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SENIGALLIA - Viaggiare è davvero un’esperienza accessibile a tutti? Ci sono barriere mentali che impediscono di prendere l’iniziativa per il timore di non farcela. Poi ci sono quelle fisiche con cui devi combattere tutti i giorni. È il caso di Denis, studente del terzo anno del liceo linguistico Medi, che vive su una sedia a rotelle da quando è nato. A lui il coraggio non manca. Nemmeno quando gli insegnanti gli hanno proposto un viaggio a Valencia con la scuola per una settimana.

 

Una proposta normale per qualsiasi studente, non per lui che, però, l’ha voluto fare nonostante i numerosi ostacoli. Il primo la famiglia, animata da preoccupazioni reali perché vive quotidianamente le fatiche tangibili del figlio. Fisiche, emotive, psicologiche. Però si fida e acconsente. 

Il gioco di squadra

Si è messa in moto allora una macchina organizzativa faticosa, visti gli impedimenti a partire dalla carrozzina. E’ elettrica e questo è un enorme vantaggio, perché lo rende autonomo negli spostamenti, ma non se devi affrontare un viaggio in aereo, perché per caricarla serve personale qualificato, allertato per tempo. L’hotel non deve essere troppo lontano dalla scuola perché Denis, pur essendo autonomo, non può percorrere distanze lunghe. Ma il viaggio è troppo allettante, il programma prevede corso di lingua con certificazione, tirocinio nelle aziende, visita alle Università e al museo oceanografico oltre altre attrazioni turistiche nel cuore della city. Gli insegnanti non hanno voluto vedere i problemi ma solo l’opportunità per Denis, di vedere il mondo con gli occhi diversi, di credere che certe occasioni sono possibili anche a lui. 

Le difficoltà

Alla partenza il primo intoppo. Qualcosa non ha funzionato nella comunicazione e il montacarichi per la sedia a rotelle mancava. Tutto si è risolto trovando un volo alternativo grazie alla collaborazione tra compagnia aerea e agenzia, così Denis e il suo papà Besìm sono arrivati a destinazione. Besìm Balla è fuggito a 21 anni da Durazzo, in Albania, per cercare fortuna e lavoro in Italia. Un uomo pacato, discreto, equilibrato, che ha fatto tutto questo per il figlio. Un uomo che ha rinunciato al lavoro per dedicarsi alla cura di Denis, poiché in casa è la moglie a lavorare. Ogni tanto i ruoli si capovolgono. Il viaggio a Valencia è stato possibile grazie al dirigente scolastico Daniele Sordoni, a Silvia Peverelli e Mariolina Buonomo dell’ufficio amministrativo e ai docenti accompagnatori Elisabetta Paolozzi, Paola Via e Graziano Ligi.

 

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Corriere Adriatico