Il Laboratorio analisi sotto esame: controllo a sorpresa dei carabinieri del Nas

Il Laboratorio analisi sotto esame: controllo a sorpresa dei carabinieri del Nas
SENIGALLIA -  Blitz dei carabinieri del Nas nel Laboratorio analisi dell’ospedale cittadino. Verifica dell’idoneità degli ambienti e rispetto delle...

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SENIGALLIA -  Blitz dei carabinieri del Nas nel Laboratorio analisi dell’ospedale cittadino. Verifica dell’idoneità degli ambienti e rispetto delle procedure anticovid al centro dell’ispezione di cui non si conoscono gli esiti. Il controllo, avvenuto nei giorni scorsi, non sembra sia partito a seguito di una segnalazione. Il Laboratorio analisi da tempo è al centro di polemiche, in primo luogo per i disservizi dovuti alla carenza di personale, che ovviamente non riguardano l’arrivo del Nas. 

 


La palazzina piuttosto vecchia, come altre presenti all’interno del presidio ospedaliero, è stata oggetto di verifica in particolare sulla salubrità degli ambienti. I carabinieri hanno controllato anche che venissero rispettate tutte le disposizioni sulla normativa anticovid. Nei giorni scorsi alcuni utenti avevano lamentato, oltre alle code e troppa gente in fila, anche il fatto che sul tavolino dell’ingresso c’era il termoscanner per misurare la temperatura ma l’operatrice presente non l’aveva mai utilizzato. Tutti erano stati fatti entrare lo stesso. Inoltre a nessuno è stato chiesto di igienizzarsi le mani e diverse decine di persone hanno preso il numero digitando sul totem. 

Lamentele ieri sono arrivate anche dal Pronto soccorso, come ha segnalato il Comitato cittadino per la difesa dell’ospedale raccogliendo delle rimostranze. In particolare un bambino, arrivato la mattina di venerdì per una caduta, ha atteso dieci ore per fare i raggi. «Mio nipote è andato al Pronto soccorso per una caduta – racconta la nonna -. Per fare un controllo del piede per fortuna senza alcuna emergenza. E’ arrivato in ambulanza ed è uscito all’1 del giorno dopo. Si possono attendere 10 ore per una radiografia? Non parliamo poi se avesse avuto una frattura e la necessità dell’ortopedico».

Sono giornate molto caotiche per il reparto di emergenza che ha superato spesso le 30 persone da visitare in contemporanea. Da domani, con l’attivazione della due postazioni della guardia medica sul lungomare, la pressione si dovrebbe allentare al Pronto soccorso che deve però farsi carico nel frattempo dei codici bianchi e verdi, di chi si sarebbe rivolto alla guardia medica. 

 

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Corriere Adriatico