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SENIGALLIA Non ce l'ha fatta Simone Paradisi, il coordinatore degli infermieri del Pronto soccorso e del 118, colto da un infarto lo scorso 6 ottobre mentre si allenava in palestra. Aveva 44 anni. Simone era stato ricoverato inizialmente nel reparto di Emodinamica cardiologia di Torrette, poi trasferito in Rianimazione dove ieri pomeriggio è deceduto. La famiglia ha autorizzato il più nobile dei gesti, consentendo ad altre persone di vivere grazie a lui. L'espianto degli organi è stato programmato per la notte appena trascorsa. E' quello che Simone avrebbe voluto. Il prossimo era la sua stella polare.
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La vita dedicata agli altri
La sua, seppur breve, vita è stata sempre dedicata ad aiutare gli altri, in tutti i modi possibili.
Il cordoglio
«Con grande dolore annunciamo la scomparsa di Simone Paradisi il messaggio del comitato cittadino della Cri -, volontario prezioso della Croce Rossa Italiana di Senigallia. Il suo impegno altruistico e la dedizione nel sostenere chi si trovava in difficoltà saranno ricordati come un esempio di generosità. I volontari, i dipendenti e il consiglio esprimono le più sentite condoglianze alla sua famiglia».
Si unisce al cordoglio anche il primo cittadino. «Mi dispiace tantissimo le parole del sindaco Massimo Olivetti , ho conosciuto Simone come membro del Coc, dove si è sempre distinto per competenza, professionalità e generosità. Mi ricordo il suo grande apporto e impegno durante l'alluvione». Era stato impegnato anche come sindacalista, delegato Rsu della Fp Cgil. «Simone era un amico prima di tutto ricorda il consigliere comunale Massimo Montesi, infermiere del 118 un collega e, infine, il mio coordinatore. Una marea di ricordi mi tornano in mente, dai primi tempi come volontari in Croce rossa, poi come colleghi al 118 e Pronto soccorso. Tanti turni insieme, mai uno screzio, mai un diverbio, una persona veramente speciale, cordiale, disponibile, altruista. Solo ricordi positivi. Mancherà a molti, ne sono certo». Quando non lavorava, Simone Paradisi si poteva incontrare spesso in giro con il suo adorato cane Pedro, a cui era molto legato. Erano inseparabili.
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