Lo incontra alla Caritas dove va a mangiare dopo aver perso il lavoro: il titolare della rosticceria lo assume

Lo incontra alla Caritas dove va a mangiare dopo aver perso il lavoro: il titolare della rosticceria lo assume
SENIGALLIA  - New entry nella squadra della rosticceria del Portone. Si tratta di Joseph, un ragazzo nigeriano che il titolare, Fabio Catalani, ha incontrato alla Caritas....

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SENIGALLIA  - New entry nella squadra della rosticceria del Portone. Si tratta di Joseph, un ragazzo nigeriano che il titolare, Fabio Catalani, ha incontrato alla Caritas. Stava portando del cibo da donare quando l’ha visto mangiare alla mensa. Aveva perso il lavoro e a pranzo andava alla Caritas.

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Fabio Catalani l’ha assunto e adesso fa parte del suo staff. «Lui andava spesso a mangiare alla Caritas vicino alla rosticceria – spiega Fabio Catalani -, perché era rimasto senza lavoro. Io ogni tanto portavo qualcosina lì, l’ho conosciuto, c’ho fatto una chiacchierata. Cercava da lavorare e a me serviva un ragazzo che mi aiutasse a lavare il pentolame, l’ho preso e si è rivelata una persona seria e valida, così l’ho trattenuto». 


Joseph, a parte il capo, è circondato da donne perché nella rosticceria le quote rosa sono ben rappresentate da Alessandra, Marina, Sonia e Antonella. Proprio in questi giorni Fabio Catalani ha festeggiato i cinque anni di attività. Ha infatti preso in gestione la storica rosticceria del Portone, aperta nel 1983. Il lavoro va bene, in controtendenza ad un periodo nero per molti, e ha potuto quindi assumere anche una persona, dando oltretutto una mano a chi era rimasto senza lavoro ed era costretto a rivolgersi alla Caritas. Per i cinque anni di attività ha ricevuto la visita degli assessori Alan Canestrari e Gabriele Cameruccio. 


Assumere Joseph non è stato l’unico gesto di attenzione verso il prossimo. Tutti i pomeriggi infatti sconta del 50% le pietanze in vendita dalle 17. «In questo momento stiamo lavorando abbastanza bene – racconta – lo scorso anno c’avevano fatto chiudere, adesso possiamo fare l’asporto. La novità assoluta di questo quinto anno è la macchina taglia seppie per fare l’insalatina di mare al momento poi ci sono gli gnocchi e il tiramisù artigianali di mia mamma Carla oltre allo sconto del 50% fino alla chiusura tutti i pomeriggi». C’è sempre la fila da Fabietto, come lo chiamano tutti. Una coda ordinata e distanziata. Il lavoro non manca per lo chef che ha deciso cinque anni fa di rilevare la rosticceria. I clienti, che arrivano da ogni parte della città, oltre ad apprezzare i prodotti casarecci, lo stimano per la generosità.

 

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Corriere Adriatico