Sos furti in casa, blitz al Vivere Verde di Senigallia: cassaforte ripulita, fuga con i gioielli

Sos furti in casa, blitz al Vivere Verde: cassaforte ripulita, fuga con i gioielli
SENIGALLIA - Ripulita una cassaforte al Vivere Verde, dove i ladri sono fuggiti con i gioielli dopo essere riusciti ad aprirla. E’ accaduto ad una conoscente del...

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SENIGALLIA - Ripulita una cassaforte al Vivere Verde, dove i ladri sono fuggiti con i gioielli dopo essere riusciti ad aprirla. E’ accaduto ad una conoscente del consigliere comunale Gennaro Campanile, che ieri ha reso noti altri episodi avvenuti nel quartiere dove vive, come marmitte rubate alle automobili in sosta, altre danneggiate oltre ad episodi di spaccio. Lo stesso quartiere dove è avvenuta la rapina di dieci giorni fa.

 

«Occorre aumentare i controlli e la presenza di forze dell’ordine – interviene il consigliere di Amo Senigallia -, una rapina a mano armata al Parco della Pace è un fatto talmente grave che non può impiegare cinque giorni per essere divulgato. Se a questo si aggiungono i continui furti nelle abitazioni, nelle scuole, i danneggiamenti alle auto, la caccia alle marmitte catalitiche, lo spaccio diffuso di stupefacenti allora nasce il dubbio che si voglia nascondere la polvere sotto il tappeto». Episodi avvenuti tra via Verdi, via Pierelli e nella zona del parco della Pace.

«La sicurezza è stato un cavallo di battaglia da parte di chi governa oggi la città – prosegue Campanile -. Dopo circa 40 mesi che cosa è stato fatto? Il vigile di quartiere è rimasto una pubblicità ingannevole, le famigerate ronde sono rimaste (per fortuna) solo uno slogan elettorale, i pochi vigili urbani su strada sono impiegati a fare multe per divieto di sosta a pagamento». Cita, inoltre, le telecamere ancora attese ma che, in realtà, verranno installate a breve perché l’incarico è stato affidato nelle scorse settimane.

«La rapina a mano armata alle 22.30, che ha colpito due concittadini che vivono nel quartiere, mentre ritornavano a casa, e in una zona tranquillissima – conclude Gennaro Campanile - vuol dire che ognuno di noi, grande o piccolo, maschio o femmina corre un pericolo fino a quando l’aggressore non sarà stato arrestato». Sollecita, infine, la pubblicazione di un report statistico degli ultimi cinque anni, dettagliato, dei crimini denunciati ma anche degli arresti compiuti in modo che i senigalliesi conoscano, attraverso le cifre, come stanno le cose.

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Corriere Adriatico