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SENIGALLIA - Di nuovo fiamme all’ex Shalimar ma questa volta di natura accidentale. L’ex patron Libero Mengucci stava bruciando alcune sterpaglie nel parcheggio ieri pomeriggio e la situazione è sfuggita di mano. E’ dovuto andare al pronto soccorso per farsi medicare ma sta bene.
Il racconto
«Stavo dando una sistemata perché nel parcheggio c’erano nate le piante – racconta – così le ho raccolte e ho pensato di bruciarle ma le fiamme sono partite e non sono più riuscito a controllarle.
I vigili del fuoco hanno chiamato i carabinieri, consapevoli del pericolo di bruciare sterpaglie. E’ vietato dall’ordinanza emanata dal sindaco nei giorni scorsi. Sul posto è arrivata la forestale ed è probabile che Mengucci verrà sanzionato. Ne è consapevole anche lui che ha ammesso subito di aver sbagliato. Nulla a che vedere quindi con il terribile rogo del 29 gennaio scorso, che ha interessato l’ex villa padronale del complesso immobiliare di via Berardinelli a Scapezzano. Edificio che veniva utilizzato come ristorante. In quel caso gli inquirenti erano convinti che si fosse trattato di rogo doloso ma il responsabile non è mai stato rintracciato.
La svolta è poi arrivata con la vendita a giugno dei cinque edifici, tra cui la storica discoteca chiusa dal 2008. La nuova proprietà ha ipotizzato un utilizzo sociosanitario e anche turistico ricettivo. Proprio sapendo che l’ex Shalimar sarebbe rinato, seppure in un’altra veste, Libero Mengucci aveva deciso di rendere presentabile il parcheggio chiuso sempre dal 2008 dove, nel frattempo, sono nate anche delle piante. L’impresa di ieri, visto anche il vento, poteva concludersi in tragedia ma per fortuna tutto si è risolto per il meglio e il patron dello Shalimar si è solo provocato qualche bruciatura nel tentativo di spegnere il rogo. «Quando ho visto che il fuoco mi aveva quasi circondato – conclude – ho capito che non avrei potuto farcela da solo e ho chiamato i pompieri».
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Corriere Adriatico