Ex Politeama Rossini, rimosso l'annuncio della vendita: ma il futuro è un'incognita

Ex Politeama Rossini, tanti dubbi
SENIGALLIA - L’ex Politeama Rossini non è più in vendita. L’annuncio nel sito Immobiliare.it è stato infatti rimosso. Siamo alla svolta. Si tratta...

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SENIGALLIA - L’ex Politeama Rossini non è più in vendita. L’annuncio nel sito Immobiliare.it è stato infatti rimosso. Siamo alla svolta. Si tratta di un bene di proprietà di una finanziaria che lo aveva messo in vendita come capannone con destinazione d’uso commerciale. Chiedevano 1.295.000 euro. Se dovesse essere andata a buon fine la vendita ad un privato, intenzionato ad utilizzarlo per fini commerciali, andrebbero in fumo i desideri del sindaco Mangialardi di abbatterlo per trasformarlo in un giardino pubblico.



Due erano le opzioni per rilevarlo. Farlo acquistare al comparto della Penna che dovrà cedere le opere di urbanizzazione al Comune e che si trova a poche centinaia di metri dal vecchio cinema oppure rilevarlo tramite gli oneri di urbanizzazione di Conad, inseriti nel progetto di riqualificazione dello stadio, che ammontano a 2,5 milioni di euro quindi ampiamente sufficienti per l’acquisto. Della trattativa in corso il primo cittadino dice di non sapere. «Ho appreso che l’annuncio è stato rimosso – spiega Mangialardi – però è una fase troppo delicata per ipotizzare degli scenari. Attendiamo di vedere gli sviluppi».

La Giunta ha iniziato a discutere di una variante per il cambio di destinazione d’uso dell’area da direzionale e commerciale in verde pubblico mettendo quindi dei paletti per un eventuale acquirente però i tempi tecnici sono lunghi. Il desiderio di Mangialardi, come aveva annunciato in una conferenza stampa nelle scorse settimane, è di poterlo abbattere per rimuovere la più grande incompiuta del centro storico e lasciare alla città un giardino. 

Al riguardo ha chiesto il ministro Dario Franceschini la possibilità di rimuovere il vincolo che tutela quel bene, ormai evidentemente non più di interesse architettonico visto come è ridotto. In questi giorni quindi si sta chiudendo un’importante partita per la città. Blindato il primo cittadino al riguardo. Va cauto non essendoci ancora, evidentemente, un accordo ultimato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico