L’ultima beffa del pasticcio Tari Imposta più cara del rimborso

L’ultima beffa del pasticcio Tari Imposta più cara del rimborso
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SENIGALLIA - Arrivano i rimborsi per la Tari ma, per scoprire l’importo che verrà restituito bisogna prima pagare. Sembra assurdo ma giovedì lo studio legale Conti Liso di via Marchetti ha ricevuto una comunicazione gradita dal Comune ma con un finale amaro. “«Ci è stato comunicato che avevamo diritto ad un rimborso sulla Tari avendo pagato più di quanto dovuto – spiega l’avvocato Domenico Liso – e fin qui nulla di strano se non fosse per il fatto che, per conoscere la percentuale della cifra che ci verrà rimborsata, dobbiamo presentare una richiesta con marca da bollo da 16 euro». 


La percentuale verrà calcolata su un totale di 226 euro. «Per assurdo – prosegue il legale - se, una volta fatta la richiesta di rimborso e pagato i 16 euro, il comune ci dovesse dire che ci spetta una percentuale del 5% non ci faremmo nemmeno pari». Non essendo un’utenza domestica ma professionale non può recarsi all’ufficio preposto e chiedere di conoscere la somma eventuale che verrebbe rimborsata. «È un contributo una tantum che per le imprese ed esercizi professionali va versato – conclude l’avvocato –. Non sappiamo quale sarà la percentuale. Paghiamo e più là l’arcano verrà svelato. Tutto questo mi sembra assurdo». Burocrazia che invece di rendere più facili le cose al cittadino, in questo caso oltretutto si tratta di cittadini virtuosi che hanno versato più del dovuto, le complica e fa spendere anche dei soldi per ottenere un rimborso dovuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico