Punto da un calabrone, rischia di morire: «Salvo grazie a mio figlio»

Punto da un calabrone, rischia di morire: «Salvo grazie a mio figlio»
SENIGALLIA - Salvo per miracolo l’imprenditore agricolo Doriano Conti, punto da un calabrone mentre vendemmiava. Dopo un giorno in Rianimazione, tra la vita e la morte, ieri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SENIGALLIA - Salvo per miracolo l’imprenditore agricolo Doriano Conti, punto da un calabrone mentre vendemmiava. Dopo un giorno in Rianimazione, tra la vita e la morte, ieri è stato trasferito nel reparto di Medicina. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì nella nota azienda agricola di Scapezzano dove lavora insieme alla moglie Mirta Manizza. «Stavo raccogliendo l’uva – racconta dal letto di ospedale Doriano Conti – e poco distante c’era un calabrone dentro una pera matura. Nello spostarmi devo inavvertitamente aver colpito la pera. L’ho visto uscire in fretta. Ho sentito che mi ronzava intorno poi mi ha punto sulla testa». 


In un primo momento l’imprenditore non si è allarmato. Già altre volte era stato punto da vespe e api senza conseguenze. «Poco dopo ho sentito che mi si erano indolenziti i nervi del collo – prosegue nel racconto – si era gonfiato e facevo fatica a respirare. Ero diventato tutto rosso. Ho chiesto a mio figlio, che era lì con me, di portarmi al pronto soccorso capivo che stava accadendo qualcosa di grave». In una manciata di minuti sono arrivati al reparto di emergenza dove Doriano Conti è stato subito preso in carico. Rosso il codice assegnato. Era in corso uno choc anafilattico e il paziente era in pericolo di vita. «Facevo molta fatica a respirare perché il collo si era gonfiato molto – prosegue –, anche gli occhi erano gonfi e non riuscivo più ad aprirli, però sono rimasto sempre vigile e capivo cosa stava accadendo. Mi sono reso conto che potevo morire ascoltando i discorsi dei dottori tutti molti preoccupati. Hanno chiamato anche il cardiologo e il medico della rianimazione. Mentre tutti parlavano ho sentito che dicevano di non essere certi che ce l’avrei fatta. In quel momento ho davvero avuto paura di morire». Il paziente è stato subito sottoposto a tre punture di adrenalina ed è stato trasferito in Rianimazione. Scampato il pericolo, ieri è stato trasferito nel reparto di Medicina dove si trova ancora ricoverato.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico