«Il Comune vuol spostare il micile? Solo quando c’è la nuova struttura»

«Il Comune vuol spostare il micile? Solo quando c’è la nuova struttura»
SENIGALLIA  - Preoccupate le volontarie del Micile di via Camposanto Vecchio dove sorge l’oasi felina. Devono andarsene ma non sanno come e quando. La Giunta...

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SENIGALLIA  - Preoccupate le volontarie del Micile di via Camposanto Vecchio dove sorge l’oasi felina. Devono andarsene ma non sanno come e quando. La Giunta così ha deciso perché, dopo aver venduto una casa confinante, il Comune è intenzionato a fare altrettanto con il terreno che ospita la colonia di gatti. Nulla di imminente perché sindaco e assessori si sono presi l’impegno di allestire la nuova oasi nel Bosco di Topolino alla Cesanella. «Il Bosco di Topolino è attualmente un’area verde boschiva – spiegano le volontarie dell’associazione Gattofili anonimi senigalliese - per potere utilizzare la parte promessaci dalla Giunta uscente, dovrà essere attuato un cambio di destinazione d’uso, modifica che non sappiamo se e quando verrà decisa. Ci piacerebbe conoscere i tempi entro cui la Giunta uscente prevede di effettuare lo spostamento della colonia, in quanto entro fine anno è prevista l’asta pubblica per la vendita del terreno, attualmente concesso in comodato gratuito al Micile».

 


I gatti non si spostano però come dei mobili. «Sfugge probabilmente agli organi comunali che il trasloco di oltre 80 gatti – aggiungono - di cui alcuni poco inclini al contatto umano, non può essere effettuato in poco tempo né può avvenire nel periodo invernale. Inoltre sarà possibile solo se e quando sarà pronta la nuova struttura che, come detto, non sappiamo ancora quando e se verrà realizzata. Noi non vorremmo opporci, anzi siamo disponibili a collaborare per individuare un’area idonea ad ospitare i nostri gatti». Hanno saputo che c’era qualcosa nell’aria a dicembre quando la casa confinante con il terreno è stata messa in vendita dall’ente che ha poi deciso di fare altrettanto con il terreno dove sorge l’oasi felina. «L’intento dell’Amministrazione è chiaro: vuole vendere il terreno e noi dobbiamo andarcene e non importa se la legge vieta lo spostamento di colonie feline, ma forse ignora che lo spostamento di una colonia felina e la costruzione ex novo di una struttura sono di sicuro più onerosi del costo del mero terreno su cui insiste la colonia attualmente».
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Corriere Adriatico