Cavo beffa a Senigallia, Telecom stringe i tempi: Ponte Garibaldi giù entro 10 giorni

Cavo beffa a Senigallia, Telecom stringe i tempi: Ponte Garibaldi giù entro 10 giorni
SENIGALLIA Telecom stringe sui tempi di rimozione del cavo da ponte Garibaldi e conta di concludere l’intervento nel giro di dieci giorni. La comunicazione di lunedì,...

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SENIGALLIA Telecom stringe sui tempi di rimozione del cavo da ponte Garibaldi e conta di concludere l’intervento nel giro di dieci giorni. La comunicazione di lunedì, riferita ad un mese, aveva messo in allerta i vari enti ma il sopralluogo di ieri è andato meglio del previsto. «E’ stata confermata la fattibilità del cronoprogramma già ipotizzato nei precedenti tavoli di lavoro – assicura Tim-Telecom -. Le attività di rimozione del cavo inizieranno entro questa settimana e si concluderanno nell’arco di circa dieci giorni». 

 


Il nodo

Alla base dei ritardi ci sarebbe stato un problema di costi, o meglio, di chi avrebbe dovuto pagare lo spostamento del cavo da ponte Garibaldi alla passerella provvisoria. E’ quanto emerge dal verbale della conferenza dei servizi dello scorso 13 luglio in Comune. Gli oneri per lo spostamento, secondo l’ingegnere di Telecom, erano a carico del richiedente. Aveva inviato il preventivo a febbraio senza ricevere riscontri e doveva muoversi entro i termini di legge, che prevedevano quel passaggio. Il preventivo, però, era stato inviato al Comune e non al Consorzio di bonifica, soggetto attuatore. L’ingegnere di Telecom aveva replicato che era stato inviato al Comune, come indicato da un responsabile dell’ente, chiedendo perché non lo avesse contestato allora una volta ricevuto. Ad ogni modo a luglio Telecom era pronta a partire con la rimozione del cavo se si fosse risolta la situazione. Una seduta tesa che ha visto sbottare il vicecommissario all’emergenza perché, di fronte ad una questione di pubblica incolumità, non accettava questo genere di discorsi. In conclusione, un rappresentante del Consorzio di bonifica invitava l’ingegnere di Telecom a chiedere alla sua direzione l’autorizzazione allo spostamento nelle more del pagamento. Dettaglio rimasto irrisolto fino alla scorsa settimana quando Telecom ha annunciato che avrebbe provveduto. Ieri c’è stato il sopralluogo e intanto gli operai della ditta incaricata per la demolizione stanno provvedendo a rimuovere la pavimentazione del ponte. «E’ tutto risolto – assicura il sindaco Massimo Olivetti - e Tim-Telecom si è fatta carico dell’intervento». Mentre Tim, che rappresenta la vecchia Telecom, non vuole entrare in polemica ribadendo che tutto era stato concordato, il capogruppo del Pd, che ieri ha fatto l’accesso agli atti per capire i motivi di tanto ritardo, lamenta precise responsabilità in questi mesi persi.

La critica

«Su Ponte Garibaldi è in atto uno scaricabarile tra enti a dir poco vergognoso – lamenta Dario Romano -. Abbiamo ricevuto la documentazione relativa alla conferenza dei servizi e il quadro che emerge è impietoso. Senza voler trovare colpevoli resta da registrare una regia carente e superficiale di Regione e Consorzio di Bonifica, con il Comune a guardare passivamente ciò che accade». Si chiede poi: «Forse i lavori non partono perché non si capisce chi deve pagare l’intervento di Telecom? Se così fosse, saremmo di fronte a una questione ridicola, con il governo regionale e comunale che non sanno assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini senigalliesi. Siamo stanchi delle giustificazioni, vogliamo risposte».

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Corriere Adriatico