Campanile, contatto al bar con Olivetti. Volpini invece va avanti da solo

Campanile, contatto al bar con Olivetti. Volpini invece va avanti da solo
SENIGALLIA - Chiuso con il Pd, Campanile incontra Olivetti. Nulla di deciso ancora ma solo un caffè tra persone che si rispettano al Bar Frank di via Sanzio. Non un locale...

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SENIGALLIA - Chiuso con il Pd, Campanile incontra Olivetti. Nulla di deciso ancora ma solo un caffè tra persone che si rispettano al Bar Frank di via Sanzio. Non un locale qualsiasi ma il bar in cui Campanile ha annunciato le dimissioni da assessore e la scesa in campo da solo.



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«E’ stato un incontro piacevole tra due persone che hanno a cuore la città» commenta Campanile che in merito al Pd dice «la risposta dell’Amati che non mi ha voluto chiedere scusa è stata chiara. Il presidente del Pd ha chiuso con me. Con Olivetti invece ci sono le condizioni per collaborare». Il caffè preso nel tardo pomeriggio di ieri non ha portato ad accordi. «Abbiamo parlato dei programmi – aggiunge Olivetti - Le valutazioni le faremo infatti sui programmi per eventuali accordi. Come ho detto l’altro giorno ci confronteremo solo con chi parlerà di partecipazione e trasparenza, di aiuti ad imprese e famiglie, di sicurezza e condividerà la nostra linea di difesa dell’ospedale. Queste sono le priorità per noi e per i nostri elettori». Hanno cinque giorni per apparentarsi Volpini ed Olivetti prima di tornare alle urne. 

Ad una settimana dallo spoglio dovranno presentare eventuali alleanze in vista del ballottaggio. Volpini deve mantenere il già buon risultato del primo turno, 43,45%, cercando di migliorarlo. Ieri la sua coalizione ha lanciato lo slogan “Ora conti tu” riferito a Senigallia e ai cittadini, a quanti magari non sono andati a votare, a chi con valori di sinistra ha votato per altre liste che non concorrono per il ballottaggio e, perché no, a quegli elettori che hanno sostenuto le liste di Campanile che in Regione appoggiavano Mangialardi quindi il centrosinistra. C’è ancora un elettorato a cui andare ad attingere. Non ha contattato nessuno degli altri candidati. Campanile era disponibile ad ascoltarlo, se l’Amati si fosse scusata per le mancate primarie. Ciò non è avvenuto e la chiamata di Volpini non è arrivata. Battisti con “L’altra Senigallia con la sinistra” ha aperto la porta a Volpini, in cambio di garanzie, per fermare l’avanzata della destra. Nemmeno per lui il telefono ha squillato. Nel pomeriggio di ieri si è capito perché. L’unico apparentamento per Volpini, come ha fatto sapere tramite una nota, è con l’elettorato. Non con i candidati insomma. Massimo Olivetti dovrà lavorare di più avendo raggiunto il 34,22%. E’ sotto di 9 punti e la rimonta sarà più difficile. 


Ha Paolo Molinelli pronto ad unirsi portando il suo 6,14% che comunque sarebbe ancora insufficiente. Non è detto poi che il suo elettorato decida in massa di seguirlo. Poco più del 6% ha da offrire invece Campanile, considerato che le altre tre liste, oltre alla sua “Amo Senigallia”, essendo di orientamento di centrosinistra non faranno accordi con Olivetti. Anche nel suo caso gli elettori potrebbero non andare a votare o scegliere diversamente. Nulla è scontato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico