Senigallia, baby squillo nel camper la maitresse condannata a 4 anni

Condanna per favoreggiamento della prostituzione
SENIGALLIA - Era accusata di aver indotto una minorenne a prostituirsi, favorendo il meretricio e traendo profitto dagli incontri con i clienti. Per tutte queste accuse, una...

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SENIGALLIA - Era accusata di aver indotto una minorenne a prostituirsi, favorendo il meretricio e traendo profitto dagli incontri con i clienti. Per tutte queste accuse, una 42enne residente a Senigallia era stata arrestata nel marzo 2017 dai carabinieri, allertati dalla segnalazione lanciata dai genitori della ragazzina. I due, spizzicando il profilo social della figlia, si erano insospettiti di quella che sembrava essere una doppia vita condotta dalla minore che, in quel momento, stava vivendo lontano dalla casa familiare. Per la 42enne a processo, il conto con la giustizia si è presentato ieri pomeriggio. La donna, difesa dall’avvocato Ruggero Tomasi, è stata condannata a quattro anni di reclusione. La pena è arrivata però per un solo capo d’imputazione, quello riguardante il favoreggiamento della prostituzione. Assolta invece da altri due reati: induzione e sfruttamento della prostituzione. Il pm Ruggiero Dicuonzo aveva chiesto una condanna a sei anni e mezzo, considerando tutti e tre i capi d’accusa. Il collegio ha anche stabilito le somme risarcitorie per le parti civili. Ai genitori della minore andranno duemila euro ciascuno. Alla ragazza dieci mila euro. La sua famiglia, assistita dai legali Massimo Canonico e Stefania Frega, avevano sostenuto la volontà di devolvere la somma del risarcimento in beneficenza. La scelta era ricaduta sulla Lega del Filo d’oro. 
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Corriere Adriatico