Atti osceni alla stazione ferroviaria, denunciati due nigeriani. E per uno scatta anche la maxi multa

Atti osceni alla stazione ferroviaria, denunciati due nigeriani. E per uno scatta anche la maxi multa
SENIGALLIA - Personale del Commissariato di Polizia di Senigallia veniva chiamato ad intervenire nel pomeriggio, presso la stazione ferroviaria, su segnalazione di personale FS,...

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SENIGALLIA - Personale del Commissariato di Polizia di Senigallia veniva chiamato ad intervenire nel pomeriggio, presso la stazione ferroviaria, su segnalazione di personale FS, poiché sul treno diretto a nord, vi erano problemi creati da due viaggiatori sprovvisti di titolo di viaggio. Giunti in stazione, gli agenti individuavano il vagone interessato da cui, tra l’altro, provenivano voci piuttosto accese.

Dopo aver contattato il personale delle ferrovie, gli agenti, visto che i due uomini erano sprovvisti del biglietto, li invitavano a scendere dal treno, chiedendo altresì di declinare le generalità. Ma questi, per tutta risposta, rifiutavano sia di scendere dal treno che di fornire i propri dati anagrafici, anzi cominciavano a spingere e strattonare gli agenti.

Nonostante gli agenti tentassero di calmarli, i due soggetti davano in escandescenze fino a che uno dei due lanciava il cellulare che teneva in mano e si spogliava, abbassando completamente pantaloni e mutande, nonostante la presenza di numerosi viaggiatori in attesa sulla banchina.

A quel punto gli agenti, riuscivano a bloccare entrambi i soggetti che risultavano essere di origine nigeriana, S.A.G. e E.J, entrambi 20enni. I due tra l’altro risultavano avere precedenti per reati in materia di stupefacenti.

Dopo aver ricondotto i due alla calma, gli agenti procedevano a sanzionare uno di essi per atti osceni, applicando la sanzione pari a 10.000 euro, ed all’altro la sanzione per violazione alle norme anti-covid poiché, essendo residente a Fano , non aveva giustificato motivo per essere a Senigallia.

Entrambi in considerazione dei comportamenti violenti messi in atto contro i poliziotti, venivano denunciati per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e per essersi rifiutati di fornire le proprie generalità.

Infine a carico del soggetto residente a Fano gli agenti avviavano le procedure per l’applicazione della misura dell’allontanamento dal comune di Senigallia per tre anni.

 

 

 

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Corriere Adriatico