FALCONARA - «Una giornata senza sorriso è una giornata persa». È la frase che Romano Schiavoni, pittore naif, amava ripetere ai suoi familiari e ai...
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Romano era un vero e proprio personaggio popolare come i suoi quadri che rappresentano un’arte semplice, umile, naif come amava definirsi lui stesso. I suoi paesaggi colorati esprimono a pieno la sua personalità, la sua sensibilità. Amava molto raccontare barzellette. Era facile incontrarlo per le vie del centro, molti gli amici che lo ricordano con una battuta come amava fare lui. In ogni momento aveva sempre la battuta giusta che sapeva trasformare in una piccola e semplice barzelletta. Amava anche fare collezione di piccole cose, oggetti, persino biglietti d’entrata allo stadio. Amava molto lo sport, da giovane aveva giocato nell’allora mitica Falconarese del compianto presidente Bruno Bedetti.
«Era una persona buona - lo ricorda il figlio Claudio - già al mattino aveva sempre un sorriso per tutti, era un grande lavoratore». Prima di andare in pensione e dedicarsi alla sua passione principale, la pittura, aveva lavorato come rappresentante di grandi marchi commerciali. Discreto, semplice, umile, molto stimato sempre curato nel vestire, sempre in cravatta.
Molto quotato per la sua arte naif che in qualche modo sembrava raccogliere quelle sue battute spontanee, quasi che le sue barzellette entrassero e uscissero dai suoi quadri. Molto conosciuto anche ad Ancona dove era cresciuto nel cuore del Centro storico, Archivivi, piazza del Papa, dove frequentava lo storico circolo degli “Sbandati”. Il funerale sarà celebrato domani alle 9,30 presso la chiesa Beata Vergine del Rosario. Per suo volere la salma sarà cremata e le ceneri saranno tumulate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico