Addio al missionario dei due mondi: don Alex stroncato dal Covid in India

Addio al missionario dei due mondi: don Alex stroncato dal Covid in India
SENIGALLIA  - Gli Amici di Casa BBL piangono Don Alex, il missionario dei due mondi. Nella mattinata di ieri dall’India è arrivata alla Onlus senigalliese la...

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SENIGALLIA  - Gli Amici di Casa BBL piangono Don Alex, il missionario dei due mondi. Nella mattinata di ieri dall’India è arrivata alla Onlus senigalliese la notizia che mai avrebbero voluto ricevere. Dopo una lunga lotta con il Covid-19, Don Alexander Mariadas Ravindran, per tutti Don Alex, è morto, stroncato da un virus che in India circola in una delle varianti più temurte e contagiose. Il missionario era ricoverato da diverse settimane all’ospedale di Chennai dove, a causa delle complicanze respiratorie, è deceduto.

 

 

La notizia della sua scomparsa è ben presto rimbalzata in Italia gettando nello sconforto tantissimi amici che con lui in questi anni hanno condiviso sogni e opere. Tutto era iniziato oltre 13 anni fa, quando Don Alex si trovava in Italia, per la precisione nella parrocchia di Osimo, e cullava in cuor suo un progetto: togliere i bambini dell’India dalla strada e offrire loro, attraverso l’istruzione, un futuro. «Un progetto immenso e bellissimo – ricorda Lorenzo Ceccarelli, vicepresidente della Onlus - che, nonostante le tante difficoltà, economiche e burocratiche, è divenuto una meravigliosa realtà».

Il primo progetto a vedere la luce è stato l’orfanotrofio maschile “Beato Bartolo Longo” nel Tamil Nadu, un tetto e un focolare per tanti ragazzi delle caste più povere. Poi è stata la volta della scuola primaria “Saint Francis De Paule”, che con l’istruzione è l’unico lasciapassare per un futuro migliore per i ragazzi che vivono nelle zone rurali di Tenkasi. Infine sono arrivati un orfanotrofio femminile e una casa di riposo per anziani.

«Questo breve elenco non potrà mai descrivere l’impatto e il dono che le sue opere hanno avuto nella vita dei ragazzi salvati da Don Alex – prosegue il vicepresidente Ceccarelli - oggi, alcuni di loro, che all’inizio di questo viaggio erano solo bambini, sono i giovani uomini che si affacciano alla vita con un’istruzione, un lavoro e una visione del mondo che si declina con i valori della solidarietà e del rispetto». Don Alex è stato costruttore di amicizie e di legami inscindibili. «Padre Alex – conclude Lorenzo Ceccarelli - era la mitezza e la dolcezza. Siamo in tanti a piangerlo ma anche ad essere infinitamente grati alla vita per aver avuto il privilegio di conoscerlo e di poterlo, nel nostro piccolo, aiutare nella creazione del suo sogno».

 

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Corriere Adriatico