Addio a Manizza, titolare del mitico Calypso: ha scritto un pezzo della storia della spiaggia di velluto

Addio a Manizza, titolare del mitico Calypso: ha scritto un pezzo della storia della spiaggia di velluto
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SENIGALLIA  - La spiaggia di velluto perde un pezzo della sua storia. Si è spento a 77 anni Giampaolo Manizza, conosciuto da tutti in città come Paolo. Negli anni ’70 ha gestito il Calypso, un locale di grande tendenza di fianco alla Rotonda, ritrovo di vip. Era socio insieme a Emilio Zoppini, storico albergatore proprietario dell’Hotel Cristallo, tuttora amministrato dagli eredi di Zoppini.

 

Il Calypso si trovava in una posizione strategica, dove oggi c’è il Florida. Aveva molti tavolini sulla spiaggia ed era aperto dalla mattina a notte fonda. La gente si dava appuntamento lì, comprese le turiste tedesche. Manizza aveva gestito anche l’hotel Lussemburgo, oggi diventato Terrazza Marconi. Successivamente aveva aperto una rosticceria al Portone e una tabaccheria in via Verdi. Attività che l’avevano portato sempre a contatto con il pubblico. Il suo carattere cordiale, i modi garbati e la bontà d’animo lo rendevano una persona portata per stare al pubblico.

«Era una persona buona - ricorda Ivano Magi Galluzzi -, pacata, rispettosa. Prima di prendere in gestione il Calypso era partito insieme a mio padre per la Germania, dove avevano lavorato come camerieri, poi mio padre, una volta rientrati, è andato a lavorare con lui. Paolo è stato veramente una bravissima persona». Tanti i ricordi di quegli anni che i senigalliesi hanno rispolverato.

«Una grandissima persona che ho avuto l’onore di conoscere nel 1970 e di lavorare con e per lui - ricorda Luciano Riccardi - quando era titolare del mitico Calypso vicino alla Rotonda». Con la sua scomparsa si chiude una parentesi importante per Senigallia, per il turismo e la movida degli anni d’oro. «È stato un grande - le parole di Lidio Morbidelli - un miliardo di ricordi indelebili per noi nottambuli». I funerali di Giampaolo Manizza si sono svolti presso la chiesa del Portone, nel quartiere dove ha vissuto e abitato. Un uomo che ha dato molto alla sua città e che tutti continueranno a ricordarlo, con grande affetto e stima.

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Corriere Adriatico